AVEZZANO – Emergono nuovi particolari dall’inchiesta che vede indagati sette ragazzi con l’accusa di atti sessuali su minorenne e divulgazione di materiale pedopornografico. Infatti sarebbero state state postate su un gruppo Facebook “chiuso” le foto hard della 13enne. Foto, quindi, non visibili da tutti, ma soltanto dai diretti interessati o , al più, dalle persone facenti parte del gruppo.
Adesso sono in corso indagini sugli hard disk sequestrati. Secondo una delle ipotesi, altri ragazzi, oltre agli indagati, avevano accesso al gruppo con diversi profili Facebook autorizzati. Lì erano state pubblicate le immagini incriminate. Gli indagati, a cui sono stati sequestrati i pc, erano a Morino, Civitella, Capistrello e Balsorano, ci sarebbero ancora tracce recuperabili delle foto raffiguranti rapporti sessuali tra la minorenne marsicana e i sette ragazzi coinvolti nell’indagine della squadra anticrimine di Avezzano, tutti residenti nella Valle Roveto, a parte uno che vive a Roma dove è avvenuta un’altra perquisizione domiciliare. A far scattare l’inchiesta dei pm Maurizio Maria Cerrato e Guido Cocco, è stata la segnalazione dei servizi sociali, allarmati da una denuncia della mamma della ragazza, residente in una frazione della Valle Roveto.