ATESSA – Il giudice del lavoro del Tribunale di Lanciano, Paola De Nisco, ha accolto il ricorso presentato da Stefano Angelucci, operaio della Sevel di Atessa, contro il licenziamento disciplinare irrogato dall’azienda il 13 dicembre 2012 con il quale si contestava all’operaio l’abuso di permessi fruiti con la legge 104 per l’assistenza di un proprio congiunto. A darne notizia e’ l’avvocato di Angelucci, Pietro Cotellessa.
“I fatti risalgono al novembre del 2012, quando l’operaio aveva richiesto dei permessi 104 per tre giornate non consecutive per assistere un parente invalido. Dalle indagini investigative svolte nei confronti del dipendente, commissionate dalla Sevel, era emerso che lo stesso si era effettivamente recato a prestare assistenza, ma soltanto per poche ore al giorno e non per tutto il turno lavorativo. Da qui la contestazione disciplinare ed il licenziamento in tronco”.
L’operaio ha impugnato il licenziamento chiedendone l’ annullamento e la reintegra, assistito dall’avvocato Cotellessa del foro di Lanciano. La Sevel Spa, difesa dallo studio legale Trifiro’ & Partners di Milano, ha sempre sostenuto la legittimita’ del licenziamento denunciando anche alla Procura della Repubblica il dipendente per truffa ai danni dello Stato.