PESCARA – La Procura della Repubblica di Pescara ha chiuso il secondo troncone dell’indagine denominata “Shining Light”. In questo filone dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Annarita Mantini, sono indagate 31 persone. Si tratta di imprenditori di Roma, L’Aquila, Rieti, Teramo, Pescara, Chieti, accusati di turbativa d’asta.
L’inchiesta e’ nata dalla confessione dell’imprenditore Claudio D’Alessandro, che nei mesi scorsi ha patteggiato la pena di due anni e 6 mesi. Secondo la procura di Pescara gli indagati collaboravano con D’Alessandro nel turbare le gare d’appalto. Nello specifico, sono finite nel mirino della procura pescarese le gare relative alla manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara degli ultimi quattro anni bandite dall’Aca; due gare d’appalto del Comune di Montesilvano relative ai lavori di completamento della Scuola di Villa Verrocchio e di Via Maresca; due gare bandite dall’Ufficio Infrastrutture dell’Esercito inerenti i lavori svolti presso la Caserma Clementi di Ascoli e la Caserma Falcinelli di Ancona; la gara per i lavori della pubblica illuminazione di Cepagatti.
Tra gli indagati figurano gli imprenditori romani Maurizio Luciani, che ha realizzato il Villaggio del Mediterraneo a Chieti, e Paolo Marziali, che ha realizzato il Polo natatorio di Ostia. Le indagini sono state condotte dal Corpo forestale dello Stato, diretto dal commissario Annamaria Angelozzi, e dalla squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana.
Intanto, nei giorni scorsi la procura ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio relativa al primo troncone, che conta tra i quattro imputati l’ex presidente dell’Aca (Azienda Comprensoriale Acquedottistica), Ezio Di Cristoforo. Gli altri tre imputati sono Lorenzo Livello, direttore tecnico Aca, il tenente colonnello dell’esercito William Basciano, e Salvatore Tasso, all’epoca dei fatti geometra del settore Lavori Pubblici del Comune di Montesilvano