La parola, nella sua sacralità, da sempre abita il viaggio. Dunque conoscenza. Incontrare mondi da noi distanti, e pensieri, altre realtà. Si parla di Silvia Soccio! Giovane operatrice culturale, linguista, traduttrice, editor.
Appare nella sua freschezza intellettuale, nella prepotente passione per le lingue, per le diversità, per tutto quello che è altro, vive la sua realtà con l’ entusiasmo di infiniti giorni sereni.
Traduzione, il suo credo da sempre, fa di lei una sitibonda studiosa di altri sistemi di pensiero. La sete di conoscenza, la passione sfrenata per la ricerca inarrestabile, mette in moto il suo sapere linguistico, che le permette di pensare e organizzare altre realtà, e tutto questo per lei è entusiasmante, ancorché piacevole. Fa suo il messaggio comunicativo, che riesce a penetrare, nelle sue in numeri sfaccettature, per poi farne un unicum coerente, entra con la sua intelligenza nel suono della parola, lo riporta nel creativo gioco linguistico del significato della lingua madre, ed è a questo punto che entrano in campo le stimolanti qualità cognitive e la forza intellettuale di Silvia.
Il rincorrere punti di vista diversi, portano la giovane Silvia a farsi apprezzare per quello che sa, vale a dire, in altri termini per quello che è. Donna di intraprendente vivacità, si muove nell’ impetuosa e prorompente personalità, di sempre. Non è una figurina lamentosa, non piange, nè si crogiola nell’ impossibile immobilismo di tanta sua generazione. Ella va, si muove, sa proporsi, forte della sua notevole dimensione culturale.
Alta latitudine di conoscenza, arricchita dalla mai sazia lettura, nella sua intelligenza creativa, riesce benissimo, a suo modo, a non fossilizzarsi su un solo genere, seppur, sua innata passione è la saggistica. Genere che le permette di imparare traducendo, una forma di arricchimento culturale e crescita personale. A suo dire la saggistica è informativa, permette sempre di conoscere cose nuove. Eppure non disdegna altri generi letterari.
Anche se, nel suo avido viaggio nel mondo della lettura ella si concentra a periodi…questo è il momento appassionante della fantascienza. Genere di letteratura “preveggente, descrive in anticipo gli eventi che si verificano con le nuove scoperte scientifiche, e tutto per soddisfare la sua infinita voglia di arricchirsi di nozioni che nel corso degli anni vanno a verificarsi davvero, come la fisica quantistica che la scienza ha scoperto negli ultimi decenni, ma qui siamo entrati nel campo vero e proprio della scienza.
Ma il primo amore di Silvia è il mondo classico che non abbandona mai. Legge grecità, si appassiona di latinità, e classici internazionali di ogni tempo, una quantità magmatica per migliorare le sue conoscenze linguistiche, soprattutto nel momento del suo lavoro di editor quando va a correggere testi anche di scrittori emergenti.
Una metodologia di intelligente vivacità, per non perdere di vista il livello quantitativo, per non abbassarlo.Dunque un arricchimento necessario, frequentare la classicità, poiché con la sola letteratura contemporanea si corre il rischio di perdere quei modelli di scrittura letteraria che vanno nutriti alimentati, rinfrescati ogni volta per avere poi una base da cui partire per poi correggere i testi contemporanei.Parole di grande cultura, illustre conoscenza, dote rara da trovare nelle giovani generazioni del nostro tempo, e Silvia appare come puro smeraldo, brillante di splendore.Mette la sua voglia di sapere, il suo istinto innato, nel suo lavoro di Editing. Un altro piano di lettura.
Una volta capito il testo, assimilatone lo stile, delineati i personaggi, diventano naturali le fasi successive. Ed è in questo momento che Silvia dà il meglio di sé. Dove inizia la correzione vera e propria: la grammatica per passare poi alla semantica, continuando con i contenuti, passando per i significati, soggiornare sul carattere dei personaggi, la loro coerenza, la timeline degli eventi, capire se fabula, intreccio sono ben architettati. Un passo dopo l’altro, tappe esaltanti di un viaggio intellettuale che danno valore di nobiltà al suo lavoro.
Silvia, una giovane donna, che sa e vive di cultura…già…La cultura italiana che viene calpestata sistematicamente dai massmedia asservita ai poteri forti. Gli operatori culturali vengono ignorati,nella migliore delle ipotesi, spesso calpestati, o peggio derisi, perché c’è un interesse di potere, operazione architettata ad oc da chi ne ha le redini,la cosiddetta stanza dei bottoni.
La cultura, brutalizzata, svenduta, deve essere standardizzata e adattata all’uomo medio, non per risvegliare la sua coscienza, ma per mantenerla dormiente, solo cosi riescono a farci stare nei recinti come pecoroni. Tendenza da sempre nelle libere coscienze occidentali, si tengono nascoste le idee nuove, a boicottarle, ma non solo i poteri politici, ma ancor o peggio quelli accademici, dove si presume ci debbano essere innovazione e creatività, e non ultimi, quelli economici, come punta della piramide. Dentro i poteri accademici ci sono dinamiche dentro le quali se non entri non puoi far valere la tua, rimani borderline, outsider. Il grande scrittore Gorge Orwell, con il suo1984 aveva visto oltre…
E poi, la crisi culturale! Silvia ne soffre, come tutti, ma diversamente, dai tanti, ne possiede le chiavi per capirla. Certo, sa bene che c’ entra un po’ la crisi economica, perché non sapendo, una famiglia, come arrivare a fine mese, un libro o l’evento culturale passa in secondo piano; poi con l’ avvento tecnologico, tanta gioventù si rivolge o scarica ebook perché costa poco, ma molto della crisi è dovuta all’ indolenza culturale, alla pigrizia mentale, come la crisi del teatro e della danza è figlia del disinteresse totale, imposto dal modello culturale dominante, soprattutto la tv, perché ormai coinvolti nella visione di programmi leggeri o peggio stupidi, che non ci fanno pensare, piuttosto che a promuovere eventi culturali seri in cui la partecipazione dei cittadini diventa importante. E dunque è questo il pensiero di Silvia,una donna con le idee ben chiare che nutre la sua personalità con acume, fa della sua femminilità un mezzo potente di creatività, pone la sua intelligenza in primo piano per poi farsi vessillifera di cultura.
ARXIS