TERAMO – Un lungo corteo aperto da uno striscione, tenuto da sindaci e presidenti di provincia, con scritto a caratteri cubitali “Emergenza Abruzzo”. si può sostanziare in questo modo la manifestazione di protesta dei presidenti di provincia e dei sindaci abruzzesi a Roma.
Dall’Abruzzo sono partiti una trentina di pullman con a bordo migliaia di manifestanti. Una manifestazione per richiamare l’attenzione di Governo e Parlamento, ma anche dell’opinione pubblica, sulla necessità di una modifica al Decreto Sisma puntando al riconoscimento di una specificità teramana.
Diciassette i pullman organizzati dai Comuni e uno organizzato dalla Provincia di Teramo con la Camera di Commercio, cinque quelli del Comune di Teramo, uno dell’Associazione Costruttori edili, uno delle province di Chieti e Pescara, due dei sindacati confederali.
Decine invece le organizzazioni che hanno dato la loro adesione, fra gli altri: Confindustria Teramo, Confesercenti, Cna, Confcommercio, Anci Abruzzo, l’Associazione delle piccole e medie imprese, Associazione Robin Hood, Arci, mentre l’Unione delle Province Italiane patrocina la manifestazione.
Il corteo pacifico ha attraversato le vie centrali di Roma fino ad arrivare a Montecitorio. I manifestanti chiedono al Governo l’ampliamento del Cratere sismico ma anche attenzione verso le problematiche scaturite non solo dal terremoto, anche dalla pesante ondata di maltempo che nelle settimane scorse ha interessato la Regione.