PESCARA – Erano ormai diventati dei veri e propri imprenditori della truffa. Stavolta avevano ordinato 525 cartoni di vino per un totale di ventimila euro di valore alla cantina Sociale di Miglianico, consegnando a titolo di garanzia una polizza fideiussoria, poi rivelatasi falsa, e accreditandosi come fornitori delle navi della Costa Crociere.
Per questo motivo un pescarese di 53 anni residente a Montesilvano e un 40enne di Ortona ma residente a Pescara, entrambi pregiudicati, e un 46enne nato a Pescara e residente a Montesilvano, incensurato, sono stati denunciati.
La truffa e’ stata scoperta dalla Polizia e della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Pescara, grazie ad un’indagine che ha consentito di individuare a Montesilvano uno dei magazzini dove la merce truffata dalla banda veniva stoccata in attesa di essere rivenduta. I tre erano dei veri e propri ‘manager’ della truffa: eleganti ed insospettabili, acquistavano merce pagando con assegni a vuoto o con polizze fideiussorie fasulle e poi la rivendevano ad altre aziende. Quando arrivavano le prime richieste di pagamento, la banda si dileguava e la truffa ricominciava altrove.
L’indagine e’ partita dalla denuncia della cantina Sociale di Miglianico, dove i tre avevano acquistato ordinato 525 cartoni di vino, consegnando a titolo di garanzia una polizza fideiussoria falsa, e accreditandosi come fornitori delle navi della Costa Crociere.
I poliziotti hanno seguito a distanza il carico di vino fino alla consegna presso il deposito di Montesilvano e, nel momento in cui sono iniziate le operazioni di scarico, sono intervenuti, smascherando i truffatori. Stratagemmi simili erano gia’ stati usati con altre tre ditte a Grosseto, Siena e Nocera Umbra, tant’e’ vero che all’interno del deposito sono stati trovati centinaia di barattoli di sughi e minestre, altre bottiglie di vino ed olio, nonche’ legna da ardere, per un valore totale di circa 21.000 euro.
Tutta merce sequestrata e che sara’ restituita ai legittimi proprietari nei prossimi giorni. Di solito la banda truffava piu’ aziende per piccole somme di denaro, perche’ in questi casi si fanno meno controlli e perche’ magari una perdita relativamente modesta non viene neanche denunciata.