PESCARA – E’ stato il giorno di Marco Sansovini. L’ex capitano biancazzurro a fine gara ha ricevuto un’ovazione da tutto lo stadio: giro di campo e tutti in piedi ad applaudire un campione da sempre rimasto nel cuore di tutta la tifoseria biancazzurra. Era un giorno di ritorni ieri: anche Stroppa ha ritrovato tanti colleghi lasciati non senza qualche polemica a metà campionato l’anno scorso.
Per quanto riguarda la gara invece, lo Spezia costringe il Pescara ad accontentarsi del terzo pareggio consecutivo e a rimandare il decollo in classifica. La squadra di Marino gioca, crea e spreca nel primo tempo, chiudendo in vantaggio di un gol e tenendo in vita gli spezzini. Cutolo firma la rete al 29’: Rossi crossa col contagiri, Lisuzzo e Ceccarelli fanno la frittata per marcare Ragusa, facendo passare il pallone che l’ex padovano controlla e insacca senza problemi.
Tante anche le occasioni buttate al vento. Al 19’ Cutolo aveva sciupato una ghiotta chance: da due passi non tira e serve all’indietro Ragusa che, dal limite, calcia a botta sicura, Lisuzzo in spaccata devia in angolo. Al 27’ Nielsen di collo destro dal limite sfiora la traversa e al 44’ Maniero di testa scavalca Leali (uscita avventurosa), ma Ceccarelli vola per scacciare il pallone del possibile raddoppio pescarese.
Nella ripresa, Stroppa rischia il grande ex Sansovini per raddrizzare la partita, passando al 4-4-2 con due punte di ruolo. All’8’ la palla del pari capita sui piedi di Culina, il croato si fa ipnotizzare da Belardi che intercetta il suo rasoterra. Al 12’ arriva il pari: Sansovini dipinge, Ebagua serve Bovo che supera Belardi con un tocco morbido. I liguri potrebbero anche vincerla: al 35’, da un angolo, svetta Ebagua di testa: pallone che scheggia la traversa e fa correre un brivido sulla schiena di Belardi. Il pari alla fine è il risultato più giusto.