PESCARA – “Siamo, come abbiamo più volte ripetuto, sostenitori convinti del decreto-legge sulla P.A. perche’ rappresenta su piu’ punti una ventata di aria fresca nelle nostre pubbliche amministrazioni. E siamo altresi’ convinti della necessita’ di una riorganizzazione della geografia della giustizia amministrativa, cosi’ come fatto a suo tempo e coraggiosamente dal Governo Monti a proposito dei tribunali ordinari. Ma siamo perplessi per la soppressione, senza chiari criteri preventivamente condivisi, di questa o quella sezione staccata”. Cosi’ Renato Balduzzi, capogruppo di Scelta Civica in commissione Affari costituzionali alla Camera, commentando l’emendamento, approvato nella seduta notturna della commissione, volto a sopprimere le sole sezioni di Latina, Pescara e Parma.
“Nel caso di Pescara poi – aggiunge Balduzzi – vi sono ragioni autoevidenti per rivedere una decisione che mette ancor piu’ in difficolta’ un territorio gia’ duramente colpito ma, piu’ in generale, e’ la mancanza di approfondimento sui criteri a monte (numero di cause, popolazione residente, indicatori di efficienza della sede) che rende la soluzione debole. Ecco perche’ ci siamo battuti per evitare questa soppressione ingiustificata e alla fine ci siamo astenuti”.
Sull’argomento interviene anche il M5S: “Nonostante la ferma opposizione del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Costituzionali, il Partito Democratico, a dispetto dei proclami del sindaco di Pescara Alessandrini e del presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, ha deciso di sopprimere il Tar di Pescara”. L’accusa e’ di Andrea Colletti, deputato grillino.
“Il nostro TAR era il piu’ efficiente d’Italia – denuncia Colletti – questa sciagurata decisione del PD fa parte di un disegno che mira ad impedire rapide decisioni a tutela della pubblica amministrazione”. “Dopo aver abrogato i diversi controlli preventivi sugli atti delle pubbliche amministrazioni – prosegue in una nota il deputato Cinque Stelle – oggi i TAR rappresentano uno dei pochi presidi di legalita’ dell’azione amministrativa. A tutto cio’ si aggiunge anche il blocco imposto alla legge anticorruzione, la cui discussione e’ interrotta da mesi. Il disegno di rendere legale l’illegalita’ si fa sempre piu’ chiaro”, conclude il deputato.