
L’AQUILA – Soprintendenza si, soprintendenza no? Una cosa è certa, all’Aquila tutti prendono posizione a favore della permanenza della sede abruzzese in città. In primis il consigliere regionale (aquilano) Pietrucci: “Non credo che reclamare la Sovrintendenza unica nella nostra citta’ sia un’espressione di campanilismo, al contrario, significa assecondare le vocazioni e il ruolo dell’Aquila nel contesto regionale: capoluogo amministrativo ma anche punto di riferimento nel settore della cultura”.
“E’ vero che L’Aquila ospita la Sovrintendenza unica del cratere, ma questa – spiega nella nota – si configura come una struttura per definizione pro tempore, eccezionale, nata in un contesto di emergenza. Terminata l’emergenza sara’ necessario impostare la rinascita, e lo si potra’ fare anche e soprattutto valorizzando i punti di forza. Credo, in estrema sintesi, che sia persino grottesco togliere all’Aquila il presidio naturale della struttura della Sovrintendenza”.
Dello stesso parere, e non potrebbe essere altrimenti, il sindaco Cialente. Ma De Matteis dice la sua: “Il ruggito del coniglio. Cosi’ si potrebbe definire l’atteggiamento del sindaco davanti ad azioni del governo centrale e di quello regionale che stanno, lentamente ma inesorabilmente, cancellando l’esistenza della nostra citta’”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale di L’Aquila Citta’ Aperta. “In altri tempi – osserva – sarebbe bastato molto meno per scatenare un attacco contro l’allora premier Berlusconi e l’allora governatore regionale Chiodi, presi di mira pressoche’ quotidianamente da sindaco e compagni. Oggi, davanti all’ennesimo colpo inferto dall’amico Franceschini, con il trasferimento a Chieti e l’accorpamento che riguarda la Soprintendenza ai Beni Archeologici, Cialente replica a questa frustata in maniera supina e morbida. Se a questo aggiungiamo il mancato finanziamento dell’Aeroporto dei Parchi, escluso dal Masterplan di D’Alfonso, la presa in giro sulla pista ciclabile, l’offesa legata al collocamento a Chieti del Centro della Vista e, da ultimo, la vicenda relativa al ponte della Mausonia, ci rendiamo conto che la citta’ dell’Aquila e’ amministrata in maniera inconsistente”.
Sull’argomento intervengono anche i partiti: “L’ipotizzato spostamento della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio da L’Aquila a Chieti e’ una di quelle notizie che non possono che procurare allarme e preoccupazione sia da parte delle Istituzioni che da parte di tutti i cittadini”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali ell’Aquila dell’Idv Giuliano Di Nicola e Adriano Durante. “L’Aquila – osservano – e’ una delle citta’ italiane con il maggior numero di monumenti ed opere d’arte ricomprese nel centro storico. La cura, la manutenzione e la valorizzazione di tale importante patrimonio e’ e deve rimanere in citta’, con il mantenimento della Sovrintendenza. Se cosi’ non fosse, bisognerebbe creare un movimento di opinione che deve vedere coinvolti tutti i protagonisti della vita politica, sociale , economica, tutte le Associazioni Culturali e di Service della Citta’, oltre alle Associazioni di volontariato per evitare che un tale clamoroso scippo possa compiersi”.
Di parere opposto il M5S: “Accogliamo la decisione del ministro Franceschini, di istituire la sede unica della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, nella citta’ di Chieti, decisione che tanto ha destato lo sdegno del consigliere aquilano Pierpaolo Pietrucci” Lo scrive in una nota la consigliea regionaedel Movimento Sara Marcozzi. “Non ne faro’ un discorso campanilistico – continua Marcozzi – e non entrero’ nel merito del confronto tra i patrimoni artistici delle citta’ di L’Aquila e Chieti. Capiamo la delusione dei cugini aquilani riguardo lo spostamento della sede regionale ma siamo fortemente convinti che una sede di uffici non rappresenti la differenza di obiettivi nella promozione e conservazione dei beni e dei paesaggi della nostra regione. Il trasferimento della sede con la conseguente fusione delle Soprintendenze Archeologiche e delle soprintendenze Belle Arti e Paesaggio (Beap) – sostiene Marcozzi – ha diverse propositivita’ innanzitutto logistiche: Chieti e’ collocata al centro della nostra Regione e cio’ acconsentirebbe a una maggiore fruibilita’ della sede da parte dei funzionari, dei responsabili delle strutture capaci di interfacciarsi direttamente e personalmente con la sede centrale”.