L’AQUILA – Già da tempo Antonio Sorgi era sotto controllo. L’operazione “Re Sole” è considerata solo una ramificazione dell’inchiesta Ecosfera, avviata diversi anni prima. Ma per la vicenda del project financing dell’ampliamento del cimitero di Francavilla lui e gli altri principali indagati erano già stati sottoposti a perquisizioni domiciliari nel dicembre dello scorso anno. Un passaggio che deve avere preoccupato non poco il dirigente della Regione Abruzzo che, come emerge da una intercettazione telefonica con la moglie, parla di come nascondere documenti e pulire il computer da atti compromettenti.
Sono tante le intercettazioni telefoniche che compongono la corposa ordinanza del Gip dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, che lo ha ristretto ai domiciliari insieme al funzionario del comune di Francavilla, l’architetto, Antonio Giordano, segretario della commissione di gara del cimitero. Nell’inchiesta sono indagate altre cinque persone accusate, a vario titolo, di avere pilotato l’assegnazione dell’appalto verso la società della moglie di Antonio Sorgi.
Nell’ambito delle indagini su questa gara, annullata in autotutela dal comune francavillese, nel 2013 il Wwf aveva presentato un esposto in merito alle anomalie emerse riscontrate nella realizzazione di alcune opere pubbliche da parte del comune di Ortona dove Sorgi aveva lavorato prima di essere assunto in Regione. Per la realizzazione della strada Postilli – Riccio, molto contestata in realtà, il comune avrebbe assegnato un incarico di assistenza alla società di cui, di fatto, era amministratore Sorgi che, successivamente come funzionario regionale, ha emesso un parere paesaggistico favorevole. E anche per la riqualificazione del porto di Ortona, sempre secondo la denuncia del Wwf, ci sono consulenze sospette che riportano sempre alla società di Sorgi. La stessa aveva presentato progetti per l’ampliamento dei cimiteri anche Ortona, Silvi e Chieti.
Nell’inchiesta sul cimitero di Francavilla ci sono altri 4 indagati: gli imprenditori Enrico Marramiero e Angelo De Cesaris, che avevano partecipato alla gara con la loro società, il sindaco Antonio Luciani e la responsabile dell’ufficio protocollo del comune, Donatella Verzini. Gli investigatori stanno vagliando tutte le procedure di presentazione delle domande di gara.