PESCARA – “Un provvedimento scellerato, spacciato per una riorganizzazione della sosta e che invece ha permesso alla Giunta di raggiungere il solito obiettivo: fare cassa”. Cosi’ il gruppo di Forza Italia al Comune di Pescara a proposito della delibera comunale che dal prossimo primo luglio abolisce la sosta gratuita in centro per i residenti. I rappresentanti dell’opposizione, Marcello Antonello e Fabrizio Rapposselli, chiedono il ritiro del provvedimento che “va a colpire oltre 4.800 famiglie” e non escludono, tramite qualche associazione, di fare ricorso al Tar “per annullare una della delibera che – hanno detto in conferenza stampa – va a ledere un diritto sancito dalla legge.
Sull’argomento la Cassazione si e’ gia’ espressa stabilendo che le amministrazioni comunali devono sempre garantire ai cittadini di poter disporre di una percentuale minima di posti auto gratuiti accanto a quelli a pagamento in prossimita’ dei luoghi di residenza. La giunta Alessandrini ha invece cancellato i diritti di 4.800 famiglie che – hanno evidenziato – dovranno sborsare una nuova tassa per poter parcheggiare, 15 euro al mese e, quindi, 180 euro l’anno per ogni auto posseduta in famiglia, e peraltro senza alcuna certezza di poter poi trovare un parcheggio vicino casa”.
I consiglieri comunali di Forza Italia hanno poi stigmatizzato il fatto che “si impone ai cittadini di provvedere alla sottoscrizione degli abbonamenti entro il primo luglio, ovvero entro venti giorni, senza dare il tempo di organizzarsi o di informarsi, in un mese in cui, sempre grazie alla giunta Alessandrini, ci sono gia’ altri mille pagamenti come la Tasi, l’Imu e la Tari, che obbligano tutti a subire un salasso. Cio’ significa che da domani avremo 4.800 persone in fila dinanzi agli sportelli dell’Urp o al comando della polizia municipale. Innanzitutto il termine andra’ spostato al prossimo autunno, prorogando, almeno sino al primo settembre, la validita’ delle autorizzazioni gratuite oggi in vigore. Nel frattempo valuteremo come bloccare questo provvedimento irrazionale, tenendo conto anche dei pronunciamenti della Cassazione” .
Antonelli e Rapposelli hanno anche evidenziato che “la delibera cancella definitivamente la sosta ‘mordi e fuggi’ sulle aree di risulta, ovvero quella di mezz’ora al prezzo di 50 centesimi, partendo da un euro per la prima ora di sosta. Inoltre, introduce la sosta a pagamento anche di domenica in piazza Primo Maggio”. Infine, i consiglieri comunali di Forza Italia hanno puntato il dito sulla decisione di “imporre una stangata anche alla societa’ Pescara Parcheggi che gestisce i posti auto a pagamento e che si e’ vista aumentare il canone concessorio che dovra’ versare al Comune da 1 milione e235mila euro a 1 milione e 700mila euro per il 2015 e a 1 milione e 900mila euro dal 2016 in poi. Questo, chiaramente, per fare cassa e per iscrivere nelle previsioni di bilancio un incasso superiore che non ci sara’ mai. E’ evidente che – hanno concluso – la nuova riorganizzazione della sosta produrra’ un unico effetto: uccidere definitivamente Pescara Parcheggi, cancellando 40 posto di lavoro, e continuare con la desertificazione del centro cittadino”.
Ma il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, nel corso di una conferenza stampa, controbatte alle accuse. “Sgomberiamo il campo dalla questione dell’illegittimita’ del provvedimento – dice – basata sulla convinzione errata che non siano garantiti i parcheggi liberi. Nel merito a Pescara questo non succede, perche’ la quota di parcheggi liberi e’ piu’ che rispettata”.
“Prima di arrivare a definire il tutto con un atto deliberativo – ha sottolineato – abbiamo studiato approfonditamente l’area che va dal fiume, passa per la riviera e via Muzii, corso Vittorio Emanuele piu’ le aree di risulta e i comportamenti dell’utenza. Il personale di Pescara Parcheggi ha contato tutti i parcheggi presenti in questo quadrilatero che abbiamo riassunto nel prospetto allegato. Dunque 8.399 e’ il numero dei parcheggi totali, distribuiti in questo modo: 3.668 sono i parcheggi liberi e rappresentano il 45 per cento della sosta; 797 sono gli stalli delle moto, sempre liberi, il 9,5 per cento; gli stalli a pagamento sono 2.944 (di cui 2.030 nelle aree di risulta, il 35 per cento del totale e 914 in centro, ovvero il 10,9 per cento del totale); i parcheggi riservati a carico e scarico sono 140 mentre quelli riservati ai disabili 322; la norma di carattere generale impone uno stallo per i disabili ogni 50 parcheggi, noi ne abbiamo quasi il doppio; altri tipi di parcheggio arrivano a un numero di 367”. “Ripercorrendo la storia della sosta tariffata – ha aggiunto – questa nasce nel 1987; successivamente si e’ cominciato a modificare il regime, riservando ad alcuni soggetti la sosta a titolo gratuito, fino ad arrivare a una serie di aree in cui i residenti possono parcheggiare gratuitamente anche negli stalli a pagamento. Oggi i permessi sono 2.708 su 800 parcheggi a pagamento ricompresi fra le vie Gramsci, Carducci, Parini, Latina, Del Concilio, Rieti, Bologna, Firenze, Fabrizi, Milano, Orazio, Bastioni, piazza dello Spirito Santo, Alessandrini, Largo dei Frentani, parte dell’area di risulta. Se ne desume che i parcheggi a pagamento sono stati usati pochissimo dai non residenti, perche’ il Comune ha avuto pochissimi introiti.
“In pratica – ha ossevato l’amministratore comunale – e’ successo che l’80 per cento dei parcheggi e’ occupato dai residenti. Per questa ragione abbiamo chiesto una cifra irrisoria di 15 euro al mese, 50 centesimi al giorno, per garantire l’utilizzo del parcheggio con un minimo di remunerativita’ per il Comune, ma questo solo a quanti avevano il permesso di parcheggiare nelle vie di residenza perche’ a pagamento.
Si tratta di una misura di razionalizzazione normale che accade in tutte le citta’ del mondo, un procedimento che fa economia, per cui ogni nucleo familiare potra’ parcheggiare almeno una volta al giorno per 15 euro al mese, se prende l’abbonamento agevolato, oppure parcheggiare nelle vie non soggette e strisce blu senza oneri”. Relativamente alla societa’ Pescara Parcheggi, il vicesindaco ha ricordato che “e’ nata durante la passata amministrazione con un canone di 1 milione 900mila euro l’anno per gestire la sosta, poiche’ la societa’ incassava di meno, proprio per queste ragioni, tale canone e’ sceso a 1 milione 250mila euro. L’ultimo abbassamento e’ avvenuto prima delle elezioni del 2014 e prevede un pagamento per la sosta di 1,50, ad oggi 1 euro che e’ la tariffa piu’ bassa d’Italia per la sosta breve nell’area di risulta, come la sosta lunga che e’ a 2,50. Per quanto riguarda il parcheggio di Piazza Primo Maggio, abbiamo sottratto la sosta gratuita e lasciata quella a pagamento anche la domenica: dopo questo provvedimento abbiamo registrato un aumento di macchine e quindi un ricambio continuo dell’utenza che da’ senso al provvedimento e produce incasso per l’ente”.
Del Vecchio ha, inoltre, messo in evidenza che “da tutte le rimodulazioni della sosta in centro, abbiamo avuto nei soli mesi di aprile e maggio, rispettivamente 82mila e 46mila euro di incassi, indice che i parcheggi sono stati frequentati da gente in entrata e uscita dalla citta’”. In merito alle polemiche dell’opposizione, il vicesindaco ha sostenuto che “le cose che stiamo facendo noi per rimettere in sesto le finanze e la situazione economica dell’ente, avrebbero dovuto e potuto farle loro per tempo, se lo avessero fatto certe scelte che oggi sono doverose e pesanti sarebbero state meno gravose sulla cittadinanza”.