PESCARA – E pensare che la Juve Stabia non aveva mai vinto in casa. Per di più era reduce da otto sconfitte consecutive tra le mura amiche. Ci voleva un’impresa per non vincere, insomma. Eppure il Pescara ci è riuscito. E così La Juve Stabia conquista all’ultimo respiro il primo successo casalingo del campionato interrompendo un digiuno che durava da oltre sette mesi (13 aprile 2013 Juve stabia Spezia 2-1). I biancazzurri già credevano di avere i tre punti in carniere, ma hanno subito la rimonta gialloblù negli ultimi minuti del match: prima Lanzaro in mischia impatta lo sfortunato autogol di Ghiringhelli e poi Di Carmine, dal dischetto, completa la rimonta.
Solito anche il 3-4-3 di Marino (che festeggia 100 presenze in panchina in serie cadetta) con un tridente di attacco Politano-Maniero- Caprari e Ragusa sempre pronto ad inserirsi. Nelle fila della Juve Stabia, invece, esordiscono ben quattro (il portiere Benassi, Liviero, De Falco e Falco) dei nuovi arrivati, uno per reparto, adeguandosi immediatamente alle direttive tattiche di un Pea che non cambia il suo prudentissimo 5-3-2 adattando anche il centrocampista Djiby, al suo esordio stagionale, sulla linea di retroguardia a uomo su Ragusa. A sorpresa non convocati Scozzarella e Baraye mentre Mezavilla, in odore di cessione, si accomoda in tribuna.
La partita resta praticamente bloccata sin dal calcio di inizio con gli ospiti che detengono un costante ma sterile possesso palla e i gialloblù pronti, abbastanza raramente per la verità, a colpire in contropiede. L’unico vero brivido arriva soltanto in pieno recupero: la difesa stabiese si dimentica di Ragusa che di destro costringe Benassi ad una difficile deviazione in corner. Alla prima vera azione della ripresa il Pescara passa: al 4′ un imprendibile Politano mette al centro un pallone che Ghiringhelli, nel tentativo di appoggiarlo di petto a Benassi, infila scelleratamente nella propria rete. Per il primo tiro nello specchio della porta della Juve Stabia bisogna aspettare il 21′ ma Di Carmine spreca appoggiando di testa, sul palo esterno, un assist al bacio di Caserta. Benassi in un paio di occasioni si oppone a conclusioni da lontano e Caserta impegna Belardi, un minuto prima della mezz’ora. Al 39′ i padroni di casa riequilibrano le sorti del match sugli sviluppi di una palla inattiva: Liviero mette al centro, Di Carmine fa da sponda e Lanzaro, in mezza sforbiciata, infila l’1-1. I locali ci credono e si buttano all’arrembaggio conquistando un rigore molto generoso (fallo di Cosic su Di Carmine) che lo stesso Di Carmine trasforma con sicurezza spiazzando Belardi. E la gara finisce qua.
Il tabellino: Juve Stabia – Pescara 2:1
Marcatori: 4’ st aut Ghiringhelli (P), 39’st Lanzaro (J), 46’st Di Carmine (J)
Juve Stabia: Benassi, Lanzaro (42’st Parigini), Contini, Zampano, Djiby (14’ st Sowe), Caserta, Liviero, De Falco, Ghiringhelli, Falco, Di Carmine. All. Pea. A disp. Viotti, Giandonato, Piccioni, Suciu, Martinelli, Jidayi, Doukara.
Pescara: Belardi, Zuparic, Schiavi, Zauri, Rizzo, Caprari (23’st Cosic), Brugman, Rossi, Politano (31’st Cutolo), Maniero (37’st Sforzini), Ragusa. All. Marino. A disp. Pelizzoli, Capuano, Bocchetti, Fornito, Nielsen, Mascara
Arbitro: sig. Merchiori, coadiuvato dai guardalinee Stefano Del Giovane di Albano Laziale e da Vincenzo Soricaro di Barletta, quarto uomo Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli.
Ammoniti: Zauri (P), Lanzaro, Caserta, Sowe (J)
Espulso: Zuparic al 46’st (P)