CELANO – Quattro ore di assedio. Dentro il bar di piazza IV novembre un albanese. Fuori, circa duecento celanesi che hanno atteso che l’uomo uscisse fuori, dopo il violento scontro avuto con un imprenditore della città, Evaristo Nolletti. A raccontare il drammatico episodio è il sito web marsicano Avezzanoinforma. Sul posto, per sedare la folla, sono intervenuti decine e decine di carabinieri. Solo grazie al loro intervento si è scongiurato il peggio.
L’uomo, probabilmente di nazionalità albanese, si trovava all’interno del bar, quando ha incontrato il padre di Pierluigi Nolletti, di Celano, che ha riconosciuto lo straniero come responsabile di un’aggressione ai danni del figlio, lo scorso sabato sera. Una storia nata da futili motivi, a seguito di un battibecco per una mancata precedenza. A quanto pare, però, l’extracomunitario si sarebbe risentito del fatto, ha seguito Nolletti fin sotto casa e lo ha picchiato selvaggiamente davanti agli occhi del padre.
Ieri sera il padre dell’aggredito ha incontrato lo straniero nel bar, che si sarebbe infastidito dal suo rimprovero e si sarebbe scaraventarsi contro il bancone, prendendo un coltello da dietro il banco e provando a ferirlo. Disarmato da alcuni giovani del posto, sembrerebbe abbia ferito anche il compagno di una delle proprietarie del bar.
Sono bastati pochi minuti e la voce si è sparsa per la città. Centinaia di persone si sono ritrovate fuori al bar. Così, per evitare il linciaggio, l’uomo è stato rinchiuso dentro al locale, dove per quattro ore sono rimaste segregate anche le due proprietarie, terrorizzate.A sedare la folla che minacciava il linciaggio dello straniero e che più volte ha caricato contro le forze dell’ordine, sono arrivati i carabinieri del Norm di Avezzano, al comando del tenente Marco Mascolo.
Sul posto per evitare il peggio sono giunti anche il colonnello Savino Guarino, comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Andrea Ronchey e il capitano Roberto Ragucci. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, con il capitano Lorenzo Pecorella. L’operazione di sgombero e decompressione della folla è durata quattro ore. Alla fine i carabinieri hanno scaricato la tensione dei presenti e hanno fatto uscire in sicurezza l’albanese.