PESCARA – Sono in 15 i politici che escono definitivamente di scena dall’inchiesta su presunti rimborsi facili alla Regione. Il gip del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha accolto la richiesta della procura di archiviare le posizioni degli ex assessori e consiglieri regionali Lanfranco Venturoni, Carlo Costantini, Federica Carpineta, Giorgio De Matteis, Cesare D’Alessandro, Riccardo Chiavaroli, Franco Caramanico, Nicola Argiro’, Emilio Nasuti, Alessandra Petri, Antonio Prospero, Lorenzo Sospiri, Giuseppe Tagliente, Luciano Terra e Nicoletta Veri’.
Il fascicolo inizialmente contava in totale 25 politici accusati, a vario titolo, di truffa, peculato e falso. Intanto, per tre ex assessori regionali coinvolti nell’inchiesta, Mauro Di Dalmazio, Angelo Di Paolo e Gianfranco Giuliante, nei giorni scorsi e’ stata invece fissata per il 5 maggio prossimo la prima udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea. Nello specifico, i tre sono accusati di peculato, mentre solo Di Dalmazio deve rispondere anche di truffa. Nel caso di Di Dalmazio vengono contestate una trentina di missioni, mentre l’utilizzo reputato improprio della carta di credito della Regione viene contestato anche a Giuliante e Di Paolo.
Stralciate invece da tempo per competenza territoriale le posizioni dell’ex presidente della Regione, Gianni Chiodi, dell’ex presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, e degli ex assessori regionali Alfredo Castiglione, Paolo Gatti, Luigi De Fanis, Mauro Febbo e Carlo Masci. Saranno le procure di Roma, Verona e Rimini a giudicare le loro posizioni.