ROCCARASO – Oltre cento interventi in una sola stagione. Praticamente un intervento al giorno, solo negli impianti dell’Alto Sangro. Questo dà un’idea di come la pratica dello sci possa essere estremamente pericolosa se non fatta con le dovute attenzioni. Anche quest’anno, i carabinieri-sciatori in servizio sulle piste di Roccaraso, hanno avuto il loro bel da fare per garantire che gli sciatori e gli snowboardisti in vacanza sul territorio praticassero gli sport invernali nel rispetto delle regole e quindi in sicurezza, nonche’ per soccorrere coloro i quali per fatalita’ o imprudenza propria e altrui rimanevano infortunati.
Sul fronte dei soccorsi, gli interventi sono stati per la precisione 112, spesso eseguiti con l’ausilio della motoslitta in dotazione. Fra le principali cause degli infortuni sono da menzionare – dicono i militari – l’alta velocita’, specie in presenza di intersezioni fra piu’ piste, nonche’ l’imperizia di chi affronta con eccessiva imprudenza gli sport invernali, senza aver acquisito le nozioni di base per affrontare in sicurezza le piste da sci.
A caratterizzare l’attivita’ dei carabinieri-sciatori, e’ stata in particolare l’opera di repressione nei confronti di coloro i quali praticavano abusivamente l’attivita’ di maestri di sci, ponendosi in concorrenza sleale con coloro che operano nel rispetto delle regole. Su questo fronte infatti, i carabinieri hanno denunciato due persone per esercizio abusivo della professione poiche’ erano state sorprese ad impartire lezioni di sci pur non avendo la qualifica richiesta. Contestualmente sono state sanzionate amministrativamente altre cinque persone poiche’ in qualita’ di maestri di sci erano state sorprese ad impartire lezioni in violazione alla Legge Regionale Abruzzo N. 39 del 31.07.2012 che prevede la preventiva comunicazione al Collegio Regionale circa lo svolgimento dell’attivita’ di insegnamento.
Infine sono stati sanzionati amministrativamente due Sci Club poiche’ senza averne titolo di fatto hanno agito alla stregua di una Scuola Sci, organizzando e gestendo l’attivita’ di insegnamento, in violazione alla Legge Regionale Abruzzo. In tutto sono state contestate sanzioni per circa diecimila euro.