ROMA – Lo spread tra Btp e Bund, dopo che ieri ha chiuso a quota a 166 punti base, è calato ancora, in apertura di giornata, a 161 punti base, toccando i minimi da giugno 2011. Scende ancora anche il rendimento del titolo decennale italiano al 3,23% che già ieri (quando ha chiuso al 3,26%) si è portato ai minimi dal 2005.
Secondo quanto spiega un trader «mentre a giugno 2011 iniziava una fase di aumento dello spread oggi ci troviamo in un momento completamente opposto. Sembra infatti abbastanza risolta la questione del rischio di credito mentre gli occhi del mercato sono rivolti alle mosse della Bce sulla questione deflazione». Ieri a innescare il calo dello spread sono state le parole del governatore della Bce, Mario Draghi, che ha aperto a operazioni non convenzionali (quantitative easing) per stimolare l’economia dell’Eurozona. Di poco sotto quello italiano è in apertura di giornata lo spread tra Bonos e Bund, a quota 158 punti base con un rendimento dei titoli spagnoli pari al 3,19 per cento.
Le borse europee sono in rialzo, sulla scia delle anticipazioni sui dati dell’occupazione Usa a marzo. La previsione è che, passato il rigido inverno, l’economia Usa crei 200 mila posti di lavoro e il tasso di disoccupazione scenda al 6,6%, il minimo da 5 anni. Londra sale dello 0,33%. A Milano l’indice Ftse Mib segna un +0,2%. A Piazza Affari sono tornate a salire le quotazioni bancarie, fatta eccezione per quelle del Banco Popolare (-0,8%), che risentono dell’effetto dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro. Bene Mediaset (+2%) dopo il collocamento del 25% di EiTowers. In rialzo anche Pirelli (+1,5%) e Fiat (+1,5%).