ROMA – Gli stipendi degli statali rimarranno congelati anche nel 2015. Dopo giorni di voci, arriva l’annuncio del ministro della Pa Marianna Madia: «In questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono», spiega. Ora aggiunge, «prima di tutto» guardiamo «a chi ha più bisogno», quindi «confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici».
D’altra parte, sottolinea il ministro, «i contratti hanno iniziato ad essere bloccati all’inizio della crisi». Una crisi che «visti i dati sull’economia» prosegue e che «il governo è impegnato» a superare. Uno sforzo che secondo il ministro deve coinvolgere «tutti» sia «il governo che le parti sociali».
I sindacati sono sulle barricate. «Si tratta della classica goccia che farà traboccare il vaso e rischia di essere la miccia che farà esplodere un autunno veramente caldo nel pubblico impiego» , dice il segretario confederale della Uil Antonio Focillo.
Ma ad alleggerire le buste paga – non solo degli statali, ma di tutti i dipendenti – da settembre arriva anche il balzello del contributo di solidarietà istituito dalla riforma Fornero. Secondo quanto si legge nella circolare n. 100 dell’Inps scatta il fondo di solidarietà residuale per i lavoratori non coperti dalla cig (nelle imprese con oltre 15 dipendenti). Il contributo è dello 0,50% sulla retribuzione (1/3 a carico del lavoratore) e sulla busta paga di settembre verranno tolti gli arretrati da gennaio 2014.