PESCARA – Non c’è più nessuno alla stazione di Pescara. A cui si aggiungono diversi posti vuoti negli autobus di linea urbana ed extraurbana: oltre alla Polizia, la Protezione Civile intercetta gli arrivi soprattutto dal Nord per chiedere i dati che poi confluiscono nella struttura comunale. L’ordinanza della Regione sul Coronavirus in Abruzzo, viene eseguita anche nella stazione quindi con la presenza degli uomini della Protezione Civile, come disposto dal presidente della Regione Marco Marsilio, per intercettare gli arrivi dal nord e distribuire il decalogo dei comportamenti virtuosi e chiedere (a fiducia) i dati che poi vengono comunicati alla struttura comunale.
Nel piazzale delle aree di risulta personale dotato di apposite tute di protezione e mascherine sono all’opera per disinfettare gli autobus di linea TUA. I sindacati, in una nota, chiedono alla Regione di uniformare le misure per quanto riguarda il trasporto pubblico e privato per tutelare gli autisti e i passeggeri stessi. Come disposto dalla Regione, tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle 14 province indicate nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri, hanno l’obbligo di comunicarlo al proprio medico e i non residenti devono contattare i numeri della sanità pubblica e comunque devono mettersi in quarantena volontaria, isolamento domiciliare di 14 giorni, pena sanzioni severe tra cui il carcere. Altro discorso per chi dimostra di viaggiare per lavoro. In tutti i casi, vale il senso civico di ogni cittadino poiché solo così si può tutelare la propria salute e quella degli altri e rendere sempre più difficile la vita al Coronavirus.