MONTESILVANO – “Il progetto di riqualificazione della Stella Maris si trasforma in un aborto prim’ancora di essere concepito: a oggi l’unico finanziamento disponibile e’ pari a 1milione di euro, che abbiamo stanziato con il governo regionale Sospiri-Chiodi; non c’e’ la definizione della sua destinazione finale, ovvero come verra’ reimpiegato l’immobile, cosa ospitera’, un ristorante, un ostello, nel Decreto del Presidente della Provincia Di Marco non si capisce”.
“L’unica cosa certa e’ che il Presidente ha perso un anno e mezzo di tempo per attendere le promesse di finanziamenti del suo Governatore D’Alfonso, promesse ovviamente disattese, e oggi ha fretta di partire con un progetto pasticciato perche’ deve affidare il cantiere entro il 31 dicembre se non vuole perdere anche quell’unico milione di euro, governo Sospiri-Chiodi, di cui dispone. Ovvero siamo dinanzi all’ennesima testimonianza dell’inadeguatezza e incapacita’ amministrativa del Pd in Provincia come in Regione”. E’ il commento del Capogruppo di Forza Italia, Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri e dei consiglieri provinciali Sandro Marinelli e Vincenzo D’Incecco (Provincia Prima) e Mario Lattanzio (Fi) alla notizia inerente l’approvazione del Decreto per la riqualificazione della Stella Maris di Montesilvano.
“Oggi abbiamo una sola certezza – hanno sottolineato il Capogruppo Sospiri e i consiglieri Lattanzio, D’Incecco e Marinelli -: la Stella Maris versa in un degrado indegno, come abbiamo testimoniato giorni fa nel corso di un blitz all’interno della struttura, rifugio per disperati, e il presidente della Provincia Di Marco, responsabile dell’immobile, ha perso un anno di tempo per avviare il suo recupero. E lo ha perso non perche’ fosse impegnato nell’elaborazione di un complesso progetto di riqualificazione, ma perche’ per un anno e mezzo e’ stato dietro alle promesse-bugie del Governatore D’Alfonso che gli aveva assicurato ulteriori fondi, in aggiunta a 1milione di euro del Governo Sospiri-Chiodi, somme mai arrivate e che mai arriveranno. Oggi pero’ il presidente Di Marco ha fretta: deve correre perche’ se entro il 31 dicembre non avra’ chiuso la gara e affidato il cantiere, ovvero non avra’ stipulato le obbligazioni vincolanti, il milione di euro fondi Fas verra’ riassorbito e dirottato su altri interventi”.
“E oggi – osservano i consiglieri – in un mese e mezzo pretende di fare cio’ che non ha fatto per un anno e mezzo, e propone un progetto preliminare pasticciato e confusionario, in cui afferma genericamente che la Stella Maris ospitera’ una ‘colonia marina, spazi per la formazione professionale e servizi’, ossia cosa sara’? Un albergo, un ostello, un ristorante? Verranno realizzate le camere per dormire? E come fara’ una colonia a essere compatibile con l’Accademia di Belle Arti, che e’ interessata concretamente a entrare nella struttura? Un’incertezza, tale situazione, figlia della fretta e di una corsa contro il tempo per non vedersi togliere quell’unico milione di euro pronto in cassa da oltre un anno. Ma non basta: comunque, fatti due conti, i tempi per fare una progettazione definitiva ed esecutiva e andare in gara d’appalto, peraltro europea visto l’importo dell’investimento, sono strettissimi, ovvero si rischia di non chiudere l’intera pratica per il 31 dicembre 2015. E allora da piu’ parti arrivano voci insistenti sull’intenzione, palesata dal Presidente della Provincia, di indire un bando sottosoglia, sotto dunque al milione di euro, in modo da evitare il bando pubblico e la relativa pubblicazione per almeno 2 mesi, e invitare direttamente 10 ditte”.
“Se cosi’ fosse -continuano – siamo gia’ pronti a inviare l’intera questione al dottor Cantone, Presidente dell’Autorita’ di Vigilanza anti-corruzione per accertare la regolarita’ e la legittimita’ della procedura seguita. Infine – hanno ricordato ancora il capogruppo Sospiri e i consiglieri provinciali – e’ evidente che 1milione di euro non permettera’ di completare comunque la riqualificazione dell’ex Stella Maris, ed e’ altrettanto evidente che, dopo aver speso 1milione di euro, non si puo’ pensare di chiudere le finestre della struttura e attendere tempi migliori”.