ROMA – Dopo la notte di terrore a Nizza costata la vita ad almeno 84 persone restano molti aspetti da chiarire. Tra questi la presenza di italiani tra le vittime. Il console italiano a Nizza, Serena Lippi, ha parlato di molti connazionali che «non si riescono ancora a rintracciare e che quindi risultano dispersi». Di certo erano moltissimi lungo la Promenade della città francese ad assistere ai festeggiamenti per la festa del 14 luglio.
«Nella calca – racconta Serena Lippi – molti hanno perso il cellulare e c’è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l’ambasciatore italiano». Per ora la Farnesina si è limitata a dire che «non è possibile escludere la presenza di italiani» tra le vittime. E lo stesso hanno fatto il premier Matteo Renzi «Stiamo facendo le necessarie verifiche necessarie» e il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Non abbiamo dati ufficiali, serve prudenza».
Sui sociali network si moltiplicano gli appelli di chi non riesce a mettersi in contatto con parenti e amici. L’hashtag utilizzato su Twitter è #recherchenice. Tra loro ci sono Angelo D’Agostino (71 anni) e Gianna Muset (68), una coppia di Voghera che si trovava a Nizza e che al momento non risulta reperibile. La nuora, Roberta Capelli, li ha sentiti l’ultima volta ieri sera alle 21:55 e adesso ha chiesto aiuto per cercare di avere informazioni su di loro. «Li abbiamo cercati tutta la notte, ma non abbiamo notizie, siamo disperati» racconta fornendo dettagli per riconoscere il suocero: «E’ un uomo di circa 1,70 per 70 kg, capelli bianchi, jeans e maglietta blu».
È stato trovato dai familiari, ricoverato all’ospedale Pasteur di Nizza in gravissime condizioni, Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di S.Michele di Mondovì (Cuneo), uno degli italiani che mancavano all’appello. Non si hanno ancora notizie, invece, della moglie, Marinella Ravotti, 55 anni, infermiera. La coppia era in vacanza dall’inizio della settimana in Costa Azzurra, dove è proprietaria di una casa.
Nell’elenco delle persone che mancano all’appello c’è anche Carla Gaveglio, 48 anni, una donna di Piasco (Cuneo) che si trovava a Nizza con la figlia Matilde di 14 anni. Secondo il racconto della ragazza, la donna sarebbe stata portata via da un’ambulanza, ma al momento non si hanno sue notizie. Il marito è arrivato in città questa mattina.
Dopo alcune ore di ansia, a metà giornata erano stati ritrovati anche altri connazionali di cui si erano temporaneamente perse le tracce. Si tratta di Vittorio Di Pietro, un giovane ingegnere di Foggia che lavora a Nizza, e della coppia di fidanzati Elena Gallamini e Marco Billi (poi rintracciati ad Avignone). Tutti erano stati cercati dai parenti su Twitter attraverso l’hashtag #recherchenice.
Attraverso l’Unità di Crisi, la Farnesina sta lavorando in stretto contatto con il consolato, l’ambasciata a Parigi e le autorità locali. «Non possiamo escludere la presenza di italiani, data l’entità e la gravità del fenomeno» ha spiegato il responsabile Claudio Taffuri spiegando che a Nizza risiedono oltre 30mila connazionali oltre a quelli che si trovano in vacanza. Timori confermati dal console Serena Lippi: «Erano in moli sulla Promenade des Anglais e il rischio che siano rimasti coinvolti nell’attentato c’è. Al momento però non abbiamo dati ufficiali per cui serve la massima prudenza».