PESCARA – Solo una settimana fa si pensava ad un possibile esonero, dopo la mancanza di vittorie e le tante reti incassate dalla difesa pescarese. Adesso in casa Pescara è tornata la serenità. Soprattutto nella testa di Giovanni Stroppa, che va giù duro sulla situazione del calcio italiano. In conferenza stampa l’allenatore si esprime sull’esonero di Di Carlo e su quello ormai certo di Massimo Ficcadenti: “In Italia gli allenatori vengono ingaggiati o perché vanno di moda in quel momento o perché sono sponsorizzati da qualcuno, e non certo per le loro metodologie di lavoro e per quello che fanno in campo”.
“La vita dell’allenatore da noi è sempre più precaria ed è per questo che sono felice per quello che sto facendo con la mia squadra e soprattutto per il fatto che, nonostante dopo tre giornate e tre sconfitte abbia rischiato anch’io un esonero che sarebbe stato secondo me comunque prematuro, il presidente Sebastiani mi ha dato fiducia e la possibilità di andare avanti in questa avventura”.
Comunque, anche se sicuramente c’è un clima di distensione nello spogliatoio, nonostante il successo col Cagliari, sulla settimana di avvicinamento al match con la Lazio il mister rimarca che: “non è tranquilla per niente. Non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la guardia. Dobbiamo continuare con il buon lavoro fatto ed evitare di commettere alcuni errori che possono costarci caro.
Bisogna migliorare su molti aspetti – insiste Stroppa – a volte non giochiamo da squadra in tanti aspetti. Gestione del pallone, difesa e attacco. Altre volte invece al contrario siamo una squadra con tutti gli effettivi che si sacrificano e lavorano con grande attenzione e concentrazione”.
Stroppa, sollecitato dai cronisti, torna sull’argomento Quintero, spiegando che è uscito per scelta tecnica nei minuti finali del primo tempo. Una scelta forzata secondo il mister: “l’ho visto troppo fuori dal gioco. È mancato in parecchie giocate ed ho ritenuto giusto sostituirlo subito perché in occasione del doppio intervento di Perin, dalla zona del campo di Quintero è mancato qualcosa”. Invece su Weiss: “E’ un giocatore che mi garantisce alla grande fase di copertura ed attacco è impossibile da lasciare fuori. Peccato per la squalifica. Si sta sacrificando tantissimo e si vedono i frutti del suo lavoro”.
Intanto domenica all’Adriatico arriva la Lazio: “una squadra fortissima – ha sottolineato il mister – che fa della propria forza l’ordine ed il rigore tattico. Hanno inoltre campioni in squadra che possono risolvere la partita con una giocata”.