TERAMO – Si costruiscono una stufetta artigianale che brucia pellet per scaldarsi ed in tre hanno rischiato la morte da monossido. E’ accaduto in un appartamento occupato da studenti, in via Ambrosi a Teramo. Due ragazzi, lui di 22 e lei di 20 anni, di Ancarano e Offida nel pomeriggio di ieri avevano accusato il malore per i gas velenosi sprigionati dalla stufetta i cui fumi, anziche’ finire all esterno, venivano dispersi nell’appartamento.
Ad accorgersi che qualcosa non andava e a dare per primo l’allarme e’ stato un altro studente di Cepagatti che occupava lo stesso alloggio. Ha chiamato i soccorsi che hanno trasportato i due ragazzi all’Umberto I di Roma per il trattamento iperbarico. La scorsa notte intorno alle 3,30 la scena si e’ ripetuta con un altro ragazzo ed e’ stato lanciato l’allarme.
A fare la scoperta della stufetta e a ricostruire la dinamica e’ stata la squadra volante della questura che ha trovato nell’appartamento la stufetta. Lo studente pescarese le cui condizioni non hanno richiesto intervento medico, ha chiarito il fatto. Gli altri studenti stanno meglio.