PESCARA – I tagli all’assistenza domiciliare per malati e persone non autosufficienti non sono passati inosservati. Stamattina la protesta davanti al Comune di Pescara organizzata da Spi-Cgil . In piazza, anche Carrozzine Determinate.
Sulle famiglie i primi effetti dei tagli ai servizi sociali per le difficoltà finanziarie del Comune di Pescara. Assistenza domiciliare “congelata” fino al 31 marzo per 60 malati e persone non autosufficienti. Per altri 90 sarà ridotta l’assistenza assicurata dalla coop. Polis. Una decisione che ha messo in difficoltà le famiglie e che ha scatenato le proteste dello Spi-Cgil che con con la Funzione Pubblica, ha organizzato il sit-in.
“Il Comune di Pescara – dicono gli organizzatori – gioca con la vita delle persone disabili e anziane. Sospende i servizi essenziali per un tecnicismo di tipo amministrativo. Per questo manifestiamo, oggi, davanti al Municipio di Pescara. Sospendere questi servizi è inaccettabile, basta i soprusi sulla povera gente. Apprendiamo poi dall’assessore al Sociale del Comune di Pescara – precisa lo Spi-Cgil – che la sospensione dell’assistenza a disabili e persone non autosufficienti è dovuta a un tecnicismo amministrativo e non già a mancanze di risorse che sarebbero state ripristinate da una variazione di bilancio nel mese di dicembre. Non sappiamo se sia più grave l’incapacità di reperire risorse o – vanno giù duro dallo Spi-Cgil – l’incapacità, l’inefficienza di tipo amministrativo se a rimetterci sono persone in gravi difficoltà”.
Lo stop al servizio è scattato dal 16 gennaio, e riguarda 60 malati per i quali la sospensione delle prestazioni sarà completa e 90 a cui le fasce orarie di Adi saranno ridotte. Si tratta di malati di Alzheimer, Parkinson, non autosufficienti, tetraplegici e invalidi totali, le cui famiglie si trovano ora di fronte a problemi logistici ed economici non semplici da affrontare, oltre al sostegno umano che ha un valore imprescindibile e che viene meno.
Il Comune di Pescara è fiducioso sul ripristino dell’assistenza aprile: “Sono in arrivo le risorse economiche che mancavano al momento dei tagli – ha spiegato l’assessore al Welfare Giuliano Diodati – e si sta predisponendo il nuovo bando per l’affidamento del servizio. Ma lo Spi-Cgil chiede l’immediata riattivazione del servizio,perché è in ballo l’assistenza primaria (già tagliata del 30% in passato).
“A Pescara – si legge nel comunicato dell’associazione Carrozzine Determinate – negli ultimi tre anni abbiamo assistito al dimezzamento delle ore di assistenza, alla riduzione del 50% del budget per i servizi sociali. Ora, con il provvedimento del Comune, quasi tutti i disabili gravi avranno la sospensione o addirittura la riduzione totale dei servizi domiciliari. Nessuna giustificazione può essere accettata e non solo perché la questione si conosceva da tempo, ma perché parliamo di persone con problemi fisici, psichiatrici, relazionali che hanno il massimo grado di disabilità e di invalidità”.