ORTONA – “La nostra classe politica regionale, che ne ha la possibilità, sappia far sentire alta la sua di voce per difendere cio’ che davvero serve al territorio e a chi lo abita, senza cedere a logiche di potere e di economia staccate dalla realta’ che, nel nome di un ottimo presunto, dimenticano il vero bene dei cittadini”. Lo scrive in una nota l’arcivescovo della diocesi di Lanciano Ortona, Emidio Cipollone, intervenendo sulla questione dibattuta dei tagli che riguardano i punti nascita di alcuni ospedali periferici abruzzesi, tra cui quello di Ortona.
“Si e’ proprio sicuri che le chiusure preventivate siano la soluzione migliore per i cittadini, specialmente le donne e i bambini, e, paradossalmente, anche per l’economia?. Non e’ che, come ci ricorda continuamente papa Francesco, in questo modo si sta semplicemente globalizzando l’indifferenza?”, aggiunge Cipollone. “Chiedo scusa per l’impertinenza della domanda, ma quale sarto prima taglia la stoffa e, poi, prende le misure ai suoi clienti?. La logica direbbe di fare il contrario!. E, allora, mi chiedo, e con me, certamente, se lo chiedono tutti coloro che abitano questi territori, perche’ chi di dovere, prima di tagliare, non “prende le misure”?”, continua il presule frentano nella nota.
“Ci dicono che bisogna ‘rientrare’, che bisogna ‘ottimizzare le prestazioni’ e che, per questo, bisogna, tagliare e chiudere, senza andare troppo per il sottile, senza verificare i ‘costi umani’ di queste operazioni. Come Chiesa locale non abbiamo grandi possibilita’ di far giungere la nostra voce, che e’ la voce degli uomini e delle donne che vivono qui, a chi sta decidendo per noi, alle nostre spalle, senza tenere in nessun conto cio’ che le persone desiderano. Mi affido a questo comunicato stampa per dar voce a chi non ha voce, nella speranza che la nostra classe politica regionale, che ne ha la possibilita’, sappia far sentire alta la sua di voce per difendere cio’ che davvero serve al territorio e a chi lo abita, senza cedere a logiche di potere e di economia staccate dalla realta’ che, nel nome di un ottimo presunto, dimenticano il vero bene dei cittadini!”, conclude l’arcivescovo Cipollone.