PESCARA – I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil si sono presentati in Consiglio comunale, questa mattina, a Pescara, per protestare contro i tagli al sociale promossi da Palazzo di citta’, rilanciando cosi’ un allarme che hanno gia’ sollevato nelle scorse settimane senza ottenere risposte.
“Iniziamo una protesta forte e determinata”, ha detto Umberto Coccia della Cisl prima di entrare nell’aula consiliare, dove sono in corso i lavori, accompagnato da un gruppo di iscritti alle tre sigle, muniti di bandiere. “Il bilancio scarica tutto sulle fasce deboli della popolazione, taglia le agevolazioni e le fasce di esenzione, tutte conquiste degli ultimi 15 anni che evidentemente sono stati anni di scarso controllo della macchina amministrativa e economico finanziaria”. Coccia parla di una “accetta” che si abbatte sul sociale “mentre la fascia di poverta’ si e’ allargata. E noi – ha concluso – non lo possiamo accettare”.
“Si passa da un dissesto finanziario a un dissesto sociale ma non e’ giusto far pagare ai piu’ bisognosi. E’ un’operazione immorale che contestiamo”, ha detto Paolo Castellucci della Cgil facendo notare che “se la politica non e’ in grado e’ meglio che riflettano e vadano a casa”.
“Quasi un anno fa il sindaco cominciava a parlare di pre-dissesto per evitare il dissesto, il commissario e le tasse al massimo – ha aggiunto Rosa Toritto della Uil – mentre ora sono loro a mettere le tasse al massimo. Da un taglio di 470mila euro si e’ passati a ulteriori 700mila euro e ora si sente dire che le risorse saranno ridotte ulteriormente”.