ROMA – “Lo Stato che funziona dovrebbe prendere a schiaffi i corrotti e accarezzare chi esercita il controllo della legalita’. Invece i magistrati sono stati schiaffeggiati e i corrotti accarezzati”. Le parole di Rodolfo Sabelli sono forti, e forte e’ la replica che poco dopo gli piomba addosso da Matteo Renzi: “Dire che lo Stato da’ carezze ai corrotti e schiaffi ai magistrati e’ un falso, una frase falsa. Sostenere questo avendo responsabilita’ istituzionali e’ triste”. E’ l’ennesima puntata del duello tra Anm e presidente del Consiglio, che va in scena nelle ore in cui l’affaire Grandi Opere porta alla ribalta il ministro per le Infrastrutture, con Ncd che fa quadrato intorno a Maurizio Lupi al quale invece il Pd chiede di fare chiarezza in Parlamento.
Agli agenti di Polizia, in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico della Scuola Superiore, Renzi chiede di non essere “difensori dello status quo ma difensori delle regole” e cita lo scrittore canadese Douglas Coupland per ricordare che “il mestiere dei conservatori e’ impedire che gli errori vengano corretti”.
E allora, ecco la difesa dell’azione di un governo che “intende combattere non per uno Stato di ‘polizia’ ma per uno Stato di ‘pulizia’. Abbiamo fatto l’Autorita’ Anticorruzione – rivendica – perche’ si intervenga appalto per appalto, casa per casa, sporcizia per sporcizia”. “Il punto e’ che la sfida alla corruzione passa per un ragionamento culturale ed educativo”, sottolinea. Peraltro, il presidente del Consiglio conferma agli astanti che “nelle riforme, un pezzo di ragionamento riguardera’ anche la polizia: dobbiamo andare sempre piu’ verso una integrazione delle forze fin polizia che non possono rimanere cinque. Ed e’ certo che la polizia in questo sara’ valorizzata”.
Allargando lo sguardo alla situazione generale del Paese, Renzi ribadisce che “ha vissuto momento di difficolta’, con la crisi piu’ grave degli ultimi settanta anni: dal punto di visto delle performance macroeconomiche, non siamo mai andati male come negli ultimi te anni” ma “abbiamo affrontato una fase emergenziale e io credo che ne siamo fuori”.
Quella che di sicuro non si e’ ancora chiusa e’ l’emergenza aperta dall’inchiesta ‘Sistema’. “Alfano si dimetta e Lupi venga in Aula a spiegare. Per noi e’ una priorita’: siamo pronti a salire sulle barricate e a bloccare i lavori parlamentari”, minacciano i capigruppo della Lega Nord, Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga.
Da Sel arriva invece un appello alle opposizioni per una mozione di sfiducia unitaria. Tema sul quale, ricorda il presidente dei deputati, Arturo Scotto, Sel si impegnera’ anche autonomamente. “Lupi deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all’ultimo centesimo tutti i quattrini che si e’ beccato come ministro delle Infrastrutture”, chiede anche Beppe Grillo dal suo blog.