Ritmi frenetici in città, tempo sempre più breve… E spesso la parola, intrappolata nella brevità devastante, decade per poi celarsi, delusa fino a morire in ingorghi e fraintendimenti. Contaminata dal continuo fastidioso chiacchierume metropolitano, la parola di giorno in giorno, va a svanire nel nulla aritmico delle geometrie cittadine, per poi abbrutirsi in accattonaggio verbale.
Molto spesso è questa l’eredità culturale del nostro invadente modernismo, ma… la parola è uno spiritello dispettoso, sa scegliere! Scese in terra tra il ritmo urbano e…scelse Tania Santurbano! E subito, la parola assunse sembiante nobiliare. Fu amore infinito ricambiato, e diventò poesia negli occhi intrisi di passione. Tania, nella dolcezza malinconica delle sue emozione, si veste di parola che guarda al mondo come fosse un’unica vibrazione onirica, nei sui occhi, si riflette l’anima silenziosa di una foresta selvatica, di cui noi siamo solo le foglie, vibranti al solo spirare di un verso.
Una scrittura, quella di Tania, che può solo trasportare tutto l’amore del mondo a portata di sensazione, toccarla con mano, nel silenzio del rintocco cardiaco, di tenerezza inquieto e gravido di innocenza.
Frustate, nell’infinitus stellare, dove le armonie di Tania hanno forma umana, dove il dolore innocente “ mi vive dentro, come un segreto da decifrare”, come lei stessa dice. Ti appare, nella sua infinita dolcezza riservata, segno inconfondibile di profondo amore per le emozioni, il suo mondo. La voglia di sentirsi protagonista, di vivere in prima fila, padrona assoluta di una imprevedibile tenerezza.
Tania è la parola di cristallo luminoso, gravido di infinite luci, nel poliedrico vortice di sognanti emozioni, e pensieri iperstellari che come una tempesta solare senza fine, trascina, stravolge, per poi donare l’innocenza. Nasce per la poesia in una ghirlanda intrecciata di amore passionale. È il destino che chiama a sè, e Tania, si lascia trasportare, per deliziare noi, increduli e affabulati lettori.
Leggere Tania, è captare le armonie del cosmo, un verso; ed è subito melodia, e ti trovi in un mondo mai visto, ma subito a tuo agio, un luogo sognato, ma reale, che si concede al tuo desiderio tangibile, che ti tocca le corde del cuore, e ti stravolge la memoria. E riporta lontano nelle sperdute latitudini del tempo, che si moltiplica e si trasforma, negli occhi intrisi di gioia di Tania.
ARXIS