PESCARA – Ci risiamo. Di nuovo. Anche per il 2018 le cartelle per il pagamento della Tari non sono arrivate a tutti i cittadini. Scaduta il 31 marzo scorso la tassa sui rifiuti al Comune di Pescara non deve rappresentare un incubo. Lo ha ribadito l’Assessore Comunale Giuliano Diodati il quale ha aggiunto che proprio in questi giorni si sta completando la postalizzazione dei bollettini di conto corrente postale per effettuare il pagamento.
E proprio per questo disguido l’Amministrazione Comunale, in questa fase sarà tollerante e non sanzionerà i ritardatari. “Come ogni anno, ha affermato l’Assessore Diodati, il Comune di Pescara ha provveduto a inviare gli avvisi di pagamento dell’imposta sui rifiuti, in via di recapito con i relativi F24, a 60.500 contribuenti iscritti al ruolo, che hanno cioè presentato dichiarazione ai fini Tari. L’invio è un servizio voluto dall’Amministrazione per agevolare i pagamenti, ma l’imposta è regolamentata in regime di autoliquidazione: si può calcolare il tributo dovuto in autonomia e predisporsi al pagamento”.
“I nostri Uffici hanno predisposto un apposito calcolatore, online sul sito comunale dove, inserendo generalità e specificità degli immobili, si può procedere a fissare il dovuto e stampare gli F24 per il pagamento”. La Tari si può pagare in quattro rate, la prima con scadenza al 31 marzo, le seguenti 31 maggio, 30 settembre e 30 novembre, oppure in unica soluzione il 16 giugno. Insomma, niente panico, nessuno sarà sanzionato per il ritardato pagamento.