PESCARA – Confcommercio parla di “proposta sbagliata nel momento sbagliato” riferendosi a quella relativa all’introduzione della tassa di soggiorno a Pescara. “Questa cosa – proseguono – ci ha fatto definitivamente capire che l’assessore Cuzzi non e’ adeguato al ruolo che occupa e pertanto ne chiediamo le dimissioni”. La richiesta viene dalla Confcommercio di Pescara.
“Non riusciamo davvero a capire – afferma il presidente Ezio Ardizzi – come nel pieno di una crisi drammatica come quella attuale in cui le famiglie sono in difficolta’ ed i consumi sono in costante calo si possa inrodurre un ulteriore ostacolo che scoraggi la gente dal venire a Pescara. Mentre stiamo facendo salti mortali per cercare di far tornare clientela nella nostra citta’, per veicolare il messaggio che a Pescara si compra meglio, viene calato dall’alto, senza una strategia condivisa, un’ulteriore balzello sulle spalle degli imprenditori del turismo, che andrebbe a penalizzare ulteriormente un settore gia’ in piena difficoltà”.
“E’ infatti noto – osserva il presidente – che la tassa di soggiorno viene percepita negativamente dal cliente e diviene fattore discriminante nelle scelte, specie per destinazioni, come Pescara, che non fanno parte del circuito turistico di prima fascia. Per capirci, non stiamo parlando di citta’ come Roma, Firenze o Venezia conosciute universalmente e mete turistiche cui nessuno rinuncerebbe indipendentemente dalla tassa di soggiorno. Pescara e’ una destinazione che si gioca la sua partita con altre analoghe mete turistico/commerciali su differenze anche minime sul prezzo dell’offerta e per una famiglia di quattro persone anche un euro al giorno a persona andrebbe ad incidere per circa trenta euro su un soggiorno settimanale. E non parliamo solo di danno per gli alberghi, poiche’ le minori presenze causerebbero a catena un calo nei consumi nei pubblici esercizi ed anche un calo negli acquisti per lo shopping”.
“Appare evidente – prosegue Ardizzi – che in mancanza di una strategia condivisa con gli operatori l’unica finalita’ di tale urticosa tassa sarebbe quella di contribuire a ripianare il buco del bilancio comunale o di essere utilizzata per organizzare qualche sporadico concertino capace solo di dare un po’ di lustro personale all’assessore in cambio di qualche birra venduta e di tantissimo sporco aggiuntivo per la citta’. No, non e’ cosi’ che si rilancia il turismo, non e’ cosi’ che si rilancia il commercio. Non e’ la prima volta che tentiamo di far ragionare il giovane assessore e di dargli qualche consiglio per colmare evidenti lacune di esprienza in un ruolo particolarmente delicato. Ma – conclude il presidente di Confcommercio Pescara – non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire e di fronte a quest’ennesimo passo falso non possiamo che chiedere con decisione le sue dimissioni”.
E contro le dimissioni dell’assessore al Commercio di Pescara chieste stamani scende in campo anche il sindaco Marco Alessandrini precisando che “La tassa di scopo e’ un progetto, le bordate non servono, serve condividere un progetto”. “Confcommercio – dice il primo cittadino – e’ un importante interlocutore dell’Amministrazione comunale e le sue proposte e osservazioni sono tenute nella debita considerazione, convinti come siamo che non si amministra senza il coinvolgimento delle espressioni vitali della citta’. Cio’ detto – afferma – nessuno puo’ immaginare di poter mettere alla porta un assessore al quale il sindaco ha scelto di affidare il compito di attuare un programma di governo scelto dai cittadini”.
“L’impegno che con l’assessore Giacomo Cuzzi stiamo portando avanti e’ proprio quello di aumentare l’attrattivita’ della citta’, soprattutto nel settore strategico del turismo e del commercio, che sono da alcuni anni in crisi dopo essere stati il motore del dinamismo economico della nostra citta’. Naturalmente un piano per rendere piu’ attrattiva Pescara si fa con gli operatori del settore, come l’assessore ha d’altronde iniziato a fare, dialogando e concordando insieme le linee di azione e naturalmente occorrono anche risorse aggiuntive, vista la situazione che sta attraversando il Comune, cosi’ nota da non doverne qui riprecisare. La tassa di scopo – spiega Alessandrini – e’ un’ipotesi in questo quadro, non e’ un ‘espediente’ per organizzare concerti, ma un progetto trasparente che ha bisogno del contributo positivo di tutti per diventare occasione di rilancio del settore turismo e anche del settore commercio ad esso collegato, cosi’ come l’idea e’ stata presentata. Non servono bordate ad effetto, con queste difficilmente potremo produrre qualsiasi tipo di piano capace di funzionare. Serve, semmai, un progetto condiviso, capace di far venire piu’ gente a Pescara e di soggetti pronti a lavorare insieme per questo fine”, conclude il sindaco.