L’AQUILA – Niente tassa di soggiorno in Abruzzo per quest’anno. Dal prossimo, invece, gli operatori turistici potrebbero pagarla nel caso in cui i comuni decidessero di inserirla. E’ stato stabilito nell’incontro tra Regione Abruzzo (Mauro Di Dalmazio), Anci Abruzzo (Antonio Centi) e Associazioni di categoria: Federalberghi (Giammarco Giovannelli), Faita Abruzzo (Giuseppe Delli Compagni), Fiavet (Agostino Ballone) e Federturismo (Dario Colecchi) sull’applicazione in regione della tassa di soggiorno prevista da una legge nazionale.
L’accordo ha l’obiettivo principale di ridurre i disagi economici per il turista che raggiunge l’Abruzzo, prevedendo un percorso contabile e finanziario che parte dai Comuni per arrivare agli operatori turistici con la mediazione della Regione Abruzzo. Mauro Di Dalmazio e Antonio Centi hanno parlato di “accordo di responsabilità di un ‘sistema’ che ha preferito rinunciare ad introiti in un momento difficile per tutti per non penalizzare un settore vitale e importante dell’economia regionale”.
L’accordo prevede che nei comuni che aderiscono all’intesa nel 2012 non verrà applicata tassa di soggiorno; nel 2013, invece, l’imposta verrà prevista solo per 4 settimane l’anno. Per i comuni montani il periodo di applicazione sarà di due settimane a dicembre e due settimane ad agosto; per i comuni costieri invece l’applicazione sara’ di quattro settimane ad agosto. Sono esentati, anche per il 2013, i comuni appartenenti al cratere sismico. La tassa, per i periodi indicati, non graverà sul turista ma sarà a carico dell’albergatore o altro titolare di struttura ricettiva nella percentuale concordata con il Comune.