CASTELSANTANGELO SUL NERA – Per chi ha passato la notte fuori casa è stata dura. Fa freddo a dormire in macchina o in una tenda di fortuna. Ma sono state le continue scosse di assestamento, almeno 100 quelle forti, a segnare le ore. Impressiona come stavolta la gente abbia umanizzato il terremoto. Dappertutto senti parlare di Quello, di Mostro, di Demonio. Ma c’è una definizione che sembra prevalere su tutte: la Bestia. Mi diceva un anziano signore, Sergio Goracci: «Questi posti sono così belli che quella Bestia li vuole tutti per sé». E in questa epica sfida con la natura matrigna, la gente del secondo terremoto da Visso a Ussita a Castelsantangelo sul Nera teme proprio di non farcela. Ecco perché sono partiti per gli alberghi sulla costa con il morale a terra. Per la prima volta molti dubitano che l’uomo possa vincere.
Scuole chiuse anche oggi in molti comuni. In tanti hanno però dovuto lasciare le proprie abitazioni, soprattutto nei comuni più colpiti: Ussita, Camerino, Visso, Castelsantangelo sul Nera. Si stimano tra i 4 ed i 5mila gli sfollati. Il numero generalmente sale nei primi giorni, quando in molti si rifiutano di rientrare per paura pur senza avere la casa danneggiata, ma poi si assesterà.
E, in vista dell’inverno, è stata scartata l’ipotesi di allestire tendopoli. «La linea – ha spiegato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità». Ed è partito nel pomeriggio da Visso il primo pullman che ha portato un gruppo di persone verso Civitanova Marche, sulla costa. «Finora – dice il sindaco Giuliano Pazzaglini – hanno aderito 120 persone, ma domani aumenteranno».
E dal Governo partono i primi aiuti. Il Consiglio dei ministri ha esteso gli effetti della dichiarazione di stato d’emergenza già adottato per il sisma del 24 agosto ed ha destinato 40 milioni di euro «per consentire al capo del Dipartimento della protezione civile di assicurare con la massima tempestività ed efficienza gli interventi necessari all’assistenza alle popolazioni colpite».
Renzi, visitando Camerino, si è impegnato. «Dobbiamo ricostruire – ha detto – presto e in modo serio. Sono ottimista che riusciremo a farlo». Il premier ha quindi invitato il Parlamento ad approvare velocemente il decreto sul terremoto «perché lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito». Gli ha fatto eco il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani: «ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno».