AMATRICE – dopo un mese dal sisma si riesce a fare una stima più precisa dei danni: “Non sarà meno di 3-4 miliardi, una cifra orientativa che temo non sarà inferiore”. Il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi fa una stima dei costi del terremoto che ha devastato il Centro Italia un mese fa. «Curcio è stato molto prudente perché come minimo stiamo sui 4 miliardi ma è un’analisi che va verificata punto punto, il terremoto ha colpito non solo luoghi dove ci sono state vittime ma ha creato lesioni importanti in altre zone», ha precisato il premier Matteo Renzi. Ribadendo che «il nostro Paese ricostruirà i territori colpiti del terremoto come erano prima e più belli di prima». E il commissario straordinario Vasco Errani usa le «parole chiave: legalità e trasparenza» annunciando che il decreto legge per la ricostruzione post-terremoto sarà varato «non oltre il 2-3 ottobre».
Un mese fa la terra del centro Italia tremeva e portava distruzione e morte in provincia di Rieti e di Ascoli Piceno. 296 morti e paesi completamente distrutti. Sono 780 le persone ancora ospitate nelle tendopoli issate dalla protezione civile nel Comune di Amatrice dopo il terremoto del 24 agosto. Oggi inizieranno le operazioni di smontaggio delle tende e, a breve, tutti dovranno decidere dove spostarsi. La situazione è simile in tutte e quattro le regioni colpite dal sisma: in queste ore presso la Direzione comando e controllo (Dicomac) di Rieti, che coordina l’intera opera di soccorso, arrivano dai comuni tutti i dati relativi alle nuove sistemazioni e si cerca di affrettare i tempi perché il freddo è alle porte e in tenda la vita diventa ogni giorno più dura.
Oltre 2500 persone sono ancora ospitate nei campi: in particolare, nel Lazio sono in tenda 785 persone, nelle Marche il numero sale a 892, e in Umbria e Abruzzo le persone da sistemare sono rispettivamente 555 e 274. Oltre trecento persone si sono già spostate negli alberghi messi a disposizione a San Benedetto del Tronto in attesa della realizzazione delle soluzioni abitative d’emergenza. Sono poi 90 le persone che hanno deciso di trasferirsi presso le abitazioni messe a disposizione nel comune dell’Aquila. 110 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.
In settimana chi, tra gli ospiti, ha una casa che è stata giudicata agibile potrà tornarci. Gli altri potranno usare case che hanno resistito al sisma e sono state offerte da proprietari residenti altrove. E per chi non se la sente di tornare nelle vecchie case che hanno resistito al terremoto, si opterà per alberghi o “cas”, contributo per autonoma sistemazione. Intanto proseguono in tutti i Comuni colpiti dal sisma i sopralluoghi per scegliere le aree in cui verranno montati i map (moduli abitativi provvisori), che ad Amatrice e in altri paesi dovrebbero prendere il posto delle tendopoli maggiori.