L'AQUILA -“Smettiamola di piangerci addosso, cominciamo ad agire anche nel piccolo, abbiamo uno stanziamento di un miliardo sul rischio sismico: stiamo stancamente e con grande difficoltà spendendo questi soldi”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Franco Gabrielli, a Chieti per partecipare ai lavori del convegno “Fenomeni naturali e catastrofi attese: il difficile ruolo della prevenzione in Italia”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi nell'auditorium dell'Universita' G. D'Annunzio.
“La cosa più allarmante e demoralizzante è che si parla sempre di cosa fare nei convegni, delle risorse da stanziare, e una volta che non si riescono a recuperare i fondi si arriva alla conclusione che in fondo le cose possono andare come sempre sono andate – ha aggiunto Gabrielli – mi accontenterei di fare piccole cose e che incidessero sulla sensibilità e sulla cultura di questi temi. Se la politica e' distratta da questi temi è perché prima ancora è la società civile ad essere profondamente distratta, non sensibilizzata su questioni come terremoti, dissesti, rifiuti”.
“La prevenzione è un problema culturale della società civile. I politici non sono persone fuori dal mondo, in democrazia il consenso è l'unico strumento con il quale si consegue il potere – ha aggiunto Gabrielli – i temi della prevenzione non sfondano nell'opinione pubblica e quindi i politici, che vanno alla ricerca del consenso, li pongono nelle parti basse delle loro agende”.