L’AQUILA – Non bastano il terremoto e la neve. Ora l’Abruzzo sarebbe anche a rischio spopolamento. A lanciare l’allarme sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che, nel corso di un incontro svoltosi a Pescara con i parlamentari abruzzesi, hanno illustrato le priorità da portare avanti per quanto riguarda le emergenze sisma e maltempo.
I segretari regionali Sandro Del Fattore (Cgil), Maurizio Spina (Cisl) e Roberto Campo (Uil) affermano che “L’Abruzzo è a rischio spopolamento a causa del terremoto. Servono con urgenza risanamento e messa in sicurezza del territorio, altrimenti sarà impossibile arrestare il fenomeno. Il sisma sta producendo un effetto drammatico. Il maltempo, ma soprattutto il sisma, hanno colpito aree già a forte rischio spopolamento. Il tema che sta venendo fuori è molto delicato, perché le scosse continuano e questo genera sentimenti di sfiducia nelle popolazioni”.
“Gli studenti universitari ormai si confrontano su dove trasferirsi, perché, ovviamente, per chi non è abruzzese è difficile stare in un ateneo in cui ci sono continue scosse.Diviene quindi urgente e indispensabile affrontare il tema della messa in sicurezza e del risanamento del territorio. Ci vorrebbe un piano che parta dalla ricostruzione, ma che continui. Casa Italia deve essere finanziata. Per la prima volta bisogna attuare misure preventive. Senza una politica preventiva, nei territori delle aree interne lo spopolamento non si fermerà”.