L’AQUILA – Il 6 aprile saranno passati otto anni dal terremoto aquilano. PEr non spegnere i riflettori su questo tragico evento che ha sconvolto non soltanto gli aquilani, ma tutta l’abruzzo, ci sarà il consueto ricordo nel giorno dell’anniversario. Tra l’altro, tra poche settimane la Casa dello studente non ci sarà più. Al suo posto presto sorgerà un luogo del ricordo e della memoria, progettato dagli studenti universitari dell’Aquila.
Tutti studenti pieni di sogni come lo erano gli 8 giovani morti sotto le macerie dell’edificio pubblico che avrebbe dovuto proteggerli. E’ soltanto una delle trasformazioni verso cui L’Aquila, il capoluogo di regione distrutto nelle case e nelle anime dal terremoto di 8 anni fa, sta andando in questi anni di ricostruzione. Un percorso di rinascita accompagnato dal ricordo di una tragedia enorme che deve essere da monito per tutto il Paese contro le inefficienze e le colpe umane di tante calamità.
Il corteo della fiaccolata per l’ottavo anniversario del sisma, presentato questa mattina, sarà ancora più doloroso e sentito, perché c’è un’altra tragedia da ricordare: quella di Amatrice e degli altri borghi colpiti e distrutti dal terremoto del 24 agosto scorso.