FIRENZE – Trema ancora la terra nelle colline del Chianti e in tutta la Toscana. Le scosse di terremoto – circa 80 secondo l’istituto di geofisica – sono state avvertite da Firenze a Prato, da Pisa a Siena, fino a parte della provincia di Arezzo. Accanto a scosse di lieve entità, tra 2,1 e 2,9, questa mattina (ore 11.36) è stata registrata la più forte, di magnitudo 4,1 nella zona del Chianti, poco distante dai comuni di Scandicci, Greve in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa. Decine le telefonate ai vigili del fuoco e ai centrali delle forze dell’ordine.
Tanta paura, con evacuazione delle scuole e di molti uffici, ma per fortuna per ora non si segnalano danni a persone o cose. Il ministero di beni culturali e turismo, secondo quanto si apprende, ha subito attivato la sua Unità di Crisi per i danni al patrimonio. Al momento, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, si stanno raccogliendo i dati sulla situazione
A Firenze sono stati chiusi preventivamente i musei civici. Per motivi precauzionali anche i dipendenti di numerosi uffici privati pubblici, compresi quelli della regione Toscana, hanno abbandonato i palazzi e si sono riversati in strada. Anche a Siena ci sono state evacuazioni degli istituti scolastici, come pure in parte delle province di Arezzo, Prato e Pistoia. Sempre a Siena è stata chiusa la Torre del Mangia. Dopo le scosse di terremoto, distintamente avvertite anche nell’Empolese, i sindaci di diversi comuni hanno provveduto a far chiudere le scuole. La stessa cosa è avvenuta nel Valdarno: istituti superiori, scuole elementari e medie di San Giovanni Valdarno e Cavriglia sono stati evacuati.
Nella notte appena passata era stata registrata una scossa di magnitudo 3.5. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia le scosse stanno interessando la zona di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle in Val di Pesa. L’epicentro è stato individuato nella zona del Chianti a 9,3 km di profondità.
«E’ uno sciame sismico di cui è impossibile prevedere la durata», spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. È tipico di uno sciame, infatti, che una scossa di terremoto forte possa seguire ad una serie di scosse più deboli. È un fenomeno analogo a quello registrato recentemente in altre zone italiane come il Pollino.
Al momento non si registrano danni a persone o cose. I vigili del fuoco, al momento, non segnalano alcun danno a cose o persone. Sono state invece decine le telefonate di cittadini impauriti dalla scossa prolungata. Un elicottero dei vigili del fuoco, in arrivo da Bologna, effettuerà un sopralluogo nella zona del Chianti e della Val d’Elsa per aver la conferma dell’assenza di danni.