AMATRICE – Tre giorni di lavoro ininterrotto hanno permesso ai Vigili del Fuoco di recuperare uno dei tre corpi ancora sepolti dalla macerie dell’Hotel Roma di Amatrice. Si tratta di una donna che si trovava in una stanza al primo piano dell’albergo e che, dopo il crollo, era finita sepolta sotto oltre 4 metri di macerie. I soccorritori, dopo aver rimosso e tagliato le travi che impedivano il passaggio, sono riusciti ad estrarre la salma. Sotto le macerie dell’hotel Roma ci sono sicuramente altri due corpi che sono stati già individuati.
Il numero totale delle vittime è attestato a 290, i dispersi sono 10. E nuove scosse di terremoto, di magnitudo 4,4 e 3,7 le due più forti, hanno colpito l’area colpita dal sisma del 24 agosto. L’epicentro della scossa di magnitudo 4,4 è stata localizzata a 7 chilometri da Arquata del Tronto. Finora sono 2.000 le repliche sismiche dalla notte che ha sconvolto il centro Italia. La cerimonia solenne per le vittime reatine si terrà domani alle 18 non più ad Amatrice bensì all’aeroporto Ciuffelli di Rieti dove si trovano attualmente anche una parte delle salme.
«C’è una ricostruzione da coordinare nel modo più saggio e più rapido. Giusto fare in fretta, ma ancora più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate. La ricostruzione dovrà avvenire nel modo più trasparente con l’aiuto di strutture che abbiamo voluto con forza come l’Autorità Anti Corruzione ma anche con la massima trasparenza online. Ogni centesimo di aiuti sarà verificabile», scrive, nella e-news, il premier Matteo Renzi.
Il premier aggiunge: «L’idea iper razionalistica di chi in queste ore dice “rischio zero” è inattuabile. Nessuno di noi potrà bloccare la natura, ma perché non cambiare mentalità e lavorare – tutti insieme – a un progetto che tenga più al riparo la nostra famiglia, la nostra casa? Questo è il senso del progetto Casa Italia».
«I tecnici del Comune stanno individuando le aree dove dovranno iniziare immediatamente le opere di urbanizzazione per le nuove case: domani indicheremo le aree perché non c’è tempo da perdere» spiega il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, mentre è in fila con i volontari per bere l’ennesimo caffè all’inizio della sesta giornata dopo il terremoto. «Individueremo dieci aree dalla parte del cratere e altre due qui vicino al campo sportivo – spiega Pirozzi – e saranno installate circa 400 abitazioni».
Secondo le previsioni del sindaco, questo inverno ad Amatrice rimarranno circa 1.200 abitanti. E poi commenta il lavoro dei procuratori: «C’è in corso una indagine per tutti gli edifici pubblici crollati. Io sono sereno, se chi doveva fare non ha fatto è giusto che vada in galera e che buttino la chiave. Io sono parte lesa, da questo punto di vista sono sereno».