TERAMO – I terremoti non si possono prevedere. E ormai questa cosa è arcinota. Però, non sembra trascurabile il fatto che un giorno ci siano state ben tre scosse, anche se di bassa magnitudo, un una stessa area. Stavolta, però, non è l'aquilano ad essere interessato dagli eventi sismici, ma la costa teramana.
L'ultimo di magnitudo 2.3 è avvenuto alle ore 6,13 interessando i comuni costieri e parte dell'hinterland oltre alla costa e all'entroterra ascolano. La scossa si è generata a 24,7 km di profondità. Stessa intensità sismica ieri alle 15,25 a quasi 29 chilometri di profondità. Prima ancora, sempre nella giornata di ieri, nello stesso distretto si era registrata una di magnitudo 2.1 alle 5,23, stavolta ad una profondità di 28,3 chilometri.