PESCARA – Altri tre punti per il Pescara e diciamo che meglio di così non potrebbe andare. Terza vittoria di fila. Il gioco però latita, ma a questo punto della stagione occorre badare al sodo, quindi avanti così. Basta una zampata di Ferrari per sbancare il Galli di Imola. La terza vittoria di fila mancava da cinque anni in casa biancazzurra. Ora il Delfino è quarto (superata la Virtus Entella) con 31 punti, al pari dell’Ancona Matelica, avversaria nella prima giornata di ritorno al Del Conero. Ma il ritardo dal Cesena, terzo, è di 8 punti.
Auteri cambia due uomini rispetto alla formazione schierata nel turno precedente contro la Pistoiese. Cancellotti a destra e Memushaj a centrocampo ritrovano una maglia nell’undici titolare. C’è anche Drudi, che aveva lasciato il campo per una botta al volto, ma recupera condizione e posto.
La squadra di Fontana vuole giocarsela senza timori reverenziali nonostante sia in una posizione pericolante di classifica (quintultima). Sono i rossoblu emiliani a fare la partita, i biancazzurri giocano da tipica squadra di C, ripiegandosi e cercando di pungere con improvvisi blitz nella metà campo avversaria. L’Imolese, però, riesce a mettere puntualmente in fuorigioco il Delfino. Il portiere locale non deve sporcarsi i guanti per tutto il primo tempo.
La prima palla gol della partita al 17’ è dei padroni di casa: il destro dell’ex Padovan, alto di poco sopra la traversa, spaventa Sorrentino. Qualche minuto dopo ancora Sorrentino, fenomenale su Rinaldi nell’area piccola (ma il giocatore emiliano era in posizione irregolare). Alla mezz’ora la squadra di Fontana protesta per un presunto fallo di mano in area, ma l’arbitro Rinaldi fa proseguire l’azione. Nonostante le fiammate imolesi, il Pescara non si scompone e continua a giocare una partita d’attesa senza mai forzare o alzare i ritmi, come a volerla rimandare il confronto nella ripresa. La squadra di Auteri soffre parecchio l’aggressività dell’Imolese a centrocampo, ma ci mette anche del suo muovendo il pallone a velocità ridotta, favorendo la pressione dei padroni di casa.
Nella ripresa il Pescara rientra senza sostituzioni. Ma il tema della partita non è lo stesso dei primi 45’: alla prima occasione Ferrari si gira dal limite dell’area e, aiutato da una lieve deviazione di un difensore imolese, beffa Rossi con una parabola imparabile. Delfino avanti con l’ottavo gol stagionale del centravanti. Ora gli equilibri sono cambiati e i biancazzurri fanno paura tra le maglie rossoblu che si allargano. Rossi salva i suoi su D’Ursi, che però era in fuorigioco. L’ex Bari spreca al 12’ sul cross di un ottimo Rasi da sinistra: piattone aereo fuori dallo specchio. Due minuti dopo il sinistro di Clemenza dal limite sfiora la traversa.
Ora l’Ancona Matelica, avversaria nella prima giornata di ritorno al Del Conero mercoledì. Fischio d’inizio alle 18