PESCARA – Buona la prima per il Pescara anche se con qualche affanno. Dopo un primo tempo senza particolari sussulti, nella ripresa i biancazzurri hanno giocato meglio ma la gara è stata sempre aperta. Il primo vero affondo è del Mantova con il traversone di Guccione, al 6’, che non trova il tocco di testa di Scotto, anticipato da Bettella. Poi il Pescara, incitato dai 4000 dell’Adriatico, trova gli spunti giusti per rendersi pericoloso. Al 13’ Tumminello viene affossato in area da Serbouti. Calcio di rigore ineccepibile, che viene trasformato dallo stesso attaccante. Poi è solo Pescara. La formazione di Zauri spinge, ma il Mantova difende con ordine. L’unica vera occasione per il raddoppio arriva con Galano al 39’, ma un super Adorni gli nega la gioia del gol.
Nessun cambio ad inizio ripresa. Dopo 5 minuti arriva il pareggio di Guccione, con un gol fotocopia di quello segnato a Siena: sinistro a rientrare in area di rigore, che s’infila nell’angolo basso alle spalle di Fiorillo. Con il gol del pareggio, i biancorossi prendono coraggio. Il Pescara accusa il colpo e là davanti Galano e Tumminello calano fisicamente e falliscono due ghiotte occasioni. Brando prova a mettere forze fresche anche in attacco con l’inserimento di Tremolada. Ma anche Zauri azzecca i cambi. E il Pescara torna avanti con Di Grazia, subentrato a Brunori, che sigla un gol simile a quello di Guccione, ma sul lato opposto, il destro. Il finale è un susseguirsi di emozioni. Tremolada riaccende le speranze del Mantova siglando il gol del pareggio all’ultimo minuto, ma l’illusione dei supplementari dura poco perché, nel recupero, Ventola chiude i giochi trasformando in rete un assiste al bacio di Di Grazia. La Tim Cup va avanti quindi. Domenica c’è l’Empoli dell’ex Leonardo Mancuso.