TOLLO – Angelo Radica non ha dubbi: “Siamo il paese del vino e dobbiamo tutelare il nostro territorio”. Queste le parole del sindaco di Tollo che motiva così la decisione del Comune di adottare una variante al Prg che vincola l’84,61% del territorio. Non si può costruire se non ai fini agricoli. “Vogliamo costruire una ‘città del vino’ dove si viva bene – si legge nella relazione stilata dall’amministrazione di Tollo -, dove il territorio rurale ed il paesaggio siano rispettati e tutelati, dove si incentivino e si valorizzino le produzioni agricole e in particolare quelle biologiche. Per Radica si tratta di una “scelta convinta”, tesa sia a limitare il consumo del suolo, sia a estendere la protezione del territorio rispetto a possibili insediamenti petroliferi.
A Tollo, in primo luogo, è emersa la necessità di tutela integrale del paesaggio collinare delle coltivazioni vitivinicole nei suoi tipi principali: Montepulciano, Passerina, Pecorino e Trebbiano toscano. A conferire ulteriore supporto alle scelte di tutela delle suddette aree agricole c’è l’attestazione di Denominazione di Origine Controllata delle “Terre Tollesi” o “Tullum” per il territorio del Comune con un’altitudine non inferiore agli 80 metri sul livello del mare, ovvero per circa 1.100 ettari corrispondenti a oltre il 75% dell’intero territorio comunale”.
Un’inversione sostanziale in confronto al vecchio Prg del 2007 e, come afferma il primo cittadino: “Abbiamo ereditato una variante improntata all’espansione dell’edificazione, per cui la popolazione di Tollo sarebbe dovuta passare da 5 mila a 15 mila abitanti, il triplo di quella attuale. Il territorio è una risorsa finita il cui consumo deve essere ridotto e limitato in modo da lasciare alle future generazioni le stesse opportunità di vita e di benessere così come le abbiamo ereditate noi”.
Una “cultura del vino” radicata e rispettata, che si propone, oltre a valorizzare il patrimonio ambientale, anche di incrementare il reddito degli agricoltori attraverso un sistema ecosostenibile. “Gli agricoltori hanno carta bianca sulle nostre terre – continua Radica -, a patto che utilizzino materiali ecosostenibili e di scarso impatto ambientale. Lo stesso vale per le abitazioni. Non vediamo l’utilità di continuare a costruire in un comune già saturo di cemento. Il nostro primo obiettivo è quello di incentivare la ristrutturazione, con premi a chi riqualifica le strutture esistenti e con ulteriori sconti per chi costruisce in maniera ecosostenibile”.
Insieme alle aree agricole coltivate anche gli elementi naturali – aree boscate, corsi d’acqua e relativa vegetazione – sono esclusi dalle previsioni di nuovi insediamenti. La revisione del piano si è basata sulla conoscenza dei caratteri ambientali e agricoli del territorio. In particolare sulle analisi morfologiche, geologiche e della caratterizzazione vitivinicola del comprensorio della Doc “Tullum” riguardante la quasi totalità del territorio del comune di Tollo. Le analisi sono state realizzate da professionisti dei vari campi di interesse, in particolare l’indagine è stata realizzata dal “Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia” dell’Università degli Studi di Milano.