PESCARA – Stavolta i tre punti sono più che meritati. Se il Pescara avesse giocato sempre con questa determinazione adesso non staremmo a parlare di salvezza. Ma la realtà è ben diversa però. I biancazzurri superano il Pisa per 3-1 e torna a sperare nei play out. Un successo prezioso maturato all’Adriatico dopo tre mesi e mezzo. Ora il Delfino è a -4 dal quart’ultimo posto.
L’infortunio di Drudi spinge Grassadonia a passare al 4-3-3 ed è un raggio di luce per i biancazzurri che ritrovano Galano nel suo ruolo e propongono un calcio finalmente diverso e propositivo. Odgaard è l’uomo in più, giocatore di categoria superiore, determinante nel primo gol di Galano e devastante per tutta la retroguardia toscana. D’Angelo richiama De Vitis per Caracciolo, ma la musica non cambia, Odgaard è sempre protagonista e il tandem Galano-Capone lo supporta alla perfezione.
Un plauso anche ai centrali difensivi Sorensen e Scognamiglio e primi minuti per Volta in biancazzurro: darà una mano nel finale di stagione. Anche Machin subentrato nella ripresa è stato determinante. Nel finale attimo di paura dopo il gol di Marconi, ma Busellato in ripartenza al 96’ ha chiuso i conti e lasciato aperto uno spiraglio salvezza.
Ora appuntamento lunedì a Monza nella classica mission impossibile, ma giocando così nulla è scontato. Il Pescara deve crederci.