BRINDISI – Sono 11 i morti finora recuperati dal disastro del Norman Atlantic. Tre di loro sono italiani (camionisti della Campania) ma solo due sono stati riconosciuti dai parenti. Il terzo, Carmine Balzano, 55 anni, ufficialmente risulta disperso perché i famigliari non hanno riconosciuto la foto del presunto cadavere. «Abbiamo dei dubbi sulle foto che ritrarrebbero Carmine – dice il cognato- il corpo era gonfio e tumefatto, non riconoscibile».
Nelle operazioni di traino del relitto, sempre più complicate per la burrasca che si è scatenata nell’Adriatico meridionale hanno perso la vita altri 2 marinai albanesi: il cavo d’acciaio che avevano legato alla nave s’è spezzato e investendo il rimorchiatore li ha uccisi sul colpo. Il mare è furioso, e il traghetto – circondato da 6 rimorchiatori e sorvegliato dalla nave militare Durand de la Penne – va nuovamente alla deriva verso la costa albanese
. L’altra grande nave militare, il San Giorgio, con a bordo 214 naufraghi è arrivata a Brindisi, dove attendono alcuni parenti delle vittime. È sempre più misterioso il numero dei dispersi: secondo il procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, mancano all’appello 179 persone, ma formalmente non tiene conto dei naufraghi ricoverati sulle due motonavi “Spirit of Pyreus” e “Europe Cruise” che stanno dirigendo verso la Grecia. «I conti finali si faranno con calma» ha detto Volpe.