L’AQUILA – “L’Ama deve rivedere il piano di riorganizzazione che prevede la soppressione di 140 corse degli autobus, sul territorio aquilano, e la riduzione del personale”. A chiederlo e’ il segretario Cisl della provincia dell’Aquila, Paolo Sangermano, che auspica un confronto con l’azienda per valutare soluzioni alternative.
“La scelta dell’Ama, legata alla riduzione dei costi dell’azienda che ha un disavanzo in bilancio di un milione di euro, di annullare 140 collegamenti, ritenuti sotto utilizzati, andra’ a pesare notevolmente sull’utenza, che dovra’ sopportare anche un aumento del costo del biglietto, da un euro a un euro e venti. Per far quadrare i conti si vanno a toccare proprio le categorie piu’ svantaggiate, a partire dagli anziani che abitano nei nuovi quartieri periferici del progetto Case. Il problema e’ stato sollevato anche dalla nostra categoria di riferimento, la Fit-Cisl, che ha chiesto un incontro con l’azienda per affrontare l’emergenza”.
“Il sindacato”, incalza Sangermano, “non puo’ restare inerme di fronte all’ennesima diminuzione dei servizi al cittadino e ad una vertenza che tocca negativamente il profilo occupazionale, con il taglio di dodici lavoratori. Nel momento in cui anche le politiche del Governo tendono a determinare un’inversione di tendenza, per cui la qualita’ del lavoro e’ ritenuta un valido strumento di ripresa, sul territorio si continua a ragionare solo in termini di riduzioni e tagli, anziche’ investire in efficienza e funzionalita’”. L’Ama intende rimettere in discussione, inoltre, la contrattazione aziendale di secondo livello, con l’eliminazione di alcuni benefit. “Una simile operazione, in una citta’ allargata dopo il sisma del 2009 dove i collegamenti sono fondamentali, e’ inaccettabile”, conclude Sangermano, “invitiamo il Comune, che e’ parte in causa nella vertenza, e i vertici dell’Azienda di mobilita’ aquilana, a rivedere il piano di riorganizzazione e ad aprire un confronto serrato con le organizzazioni sindacali”.