PESCARA – Dopo il pari beffa di sabato scorso, il Pescara torna alla vittoria. Lo fa espugnando il campo del Cittadella in una partita incerta fino al novantesimo. Iniziano di gran carriera i biancazzurri, subito pericolosi con la sgroppata di Ragusa che parte nella propria metà campo e arriva sino nell’area avversaria, ci vuole un grande intervento di Di Gennaro per respingere la conclusione. Il portiere di casa non può nulla invece all’11’, quando lo stesso Ragusa gli si presenta nuovamente davanti sul lancio di Masara e stavolta lo supera con un gran destro sotto la traversa.
La risposta del Cittadella al 20’ su calcio d’angolo: colpo di testa di Sosa e intervento decisivo del portiere. Belardi si ripete due minuti più tardi, alzando sopra la traversa il colpo di testa di Coralli. La squadra di Foscarini aumenta la pressione sul Pescara che fatica ad uscire dalla propria metà campo. Alla mezz’ora altra palla gol per il Cittadella: Coralli apre per Pecorini che chiude il triangolo, il centravanti non impatta bene il pallone che arriva a Busellato tutto solo, conclusione debole bloccata in tuffo da Belardi. Il Pescara indovina il contropiede al 34’ con Ragusa, pallone in mezzo per Politano anticipato dall’uscita di Di Gennaro. Coralli trova il gol al 38’, ma l’arbitro annulla per tocco di mano dell’attaccante. Foscarini in avvio di ripresa inserisce Dumitru per intensificare la spinta offensiva, e il Cittadella al 24’ sfiora ancora il pareggio, con il sinistro al volo di Colombo che colpisce il palo: stavolta Belardi era fuori causa. I granata con il passare dei minuti calano di intensità e il Pescara porta a casa i tre punti.
Nulla da fare invece per la capolista Lanciano. La Virtus torna a giocare dopo la prima sconfitta di campionato con una formazione leggermente diversa, data l’assenza di Falcinelli che ha determinato l’impiego dall’inizio di Plasmati, senza ritrovare la vittoria. Proprio l’attaccante sblocca il risultato all’8’ quando Mammarella pennella un perfetto assist per la sua testa, determinando l’ennesimo gol su palla inattiva della squadra di Baroni. Il Siena, dal canto suo, si presenta con una difesa rafforzata (in alcune fasi della partita si è schierata a cinque), in avanti Giannetti e Rosina non trovano gli spazi giusti per perforare l’attenta difesa del Lanciano. Ne viene fuori una sfida equilibrta, ma i tiri, quasi tutti maturati dalla distanza, finiscono alti e fuori dalle porte. Inizia Casarini al 5’ (alto) al 23’ Pulzetti (fuori) 39’ Valiani (alto).
Beretta cerca riparo nel secondo tempo facendo entrare prima Paolucci (nervoso ed evanescente anche se con il suo guizzo regala il gol del pari ) e poi Schiavone, mentre il Lanciano sostituisce Gatto con Thiam e successivamente Piccolo (il migliore in campo) con Fofana. Ripresa molto tattica con poche occasioni da gol pericolose che evidenziano la pochezza del gioco offensivo del Siena e la solidità della squadra di Baroni. Quando sembrava fatta per il Lanciano, che con Gatto, Piccolo e Casarini mancava il colpo del k.o., Paolucci si inventa il gol del pareggio al 39’ del secondo tempo, con una parabola che inganna Sepe. Un risultato che permette ancora al Lanciano di conservare il primato. Ma l’Empoli, impegnata nel posticipo di lunedì, è in agguato.