PESCARA – Lo ha precisato più volte Giulio Tremonti questa mattina a Pescara. “nel nostro programma ci sono priorità anche per il sud-Italia”. In particolare l’ex ministro spiega che nel programma della lista 3L Tremonti – Lega Nord c’è un intero “blocco” di riforme firmato anche dalla Lega Nord, da Maroni. Tra le proposte c’è, come “punto numero uno, la Cassa del Mezzogiorno, che ha consentito al centrosud di crescere più del centronord” e rappresenta “l’unico modo per spendere i fondi europei che non vengono spesi pienamente (solo nella misura del 30 per cento) e vengono rimandati a Bruxelles”.
Questo fenomeno, per Tremonti, rappresenta la “follia di una classe dirigente che si presenta come amica del sud ma in realta’ fa il male del sud” ed e’ composta da persone che “vivono sul male del Mezzogiorno. Non spendono perché e’ sbagliato l’impianto, nel senso che si dovrebbe concentrare la spesa su alcune grandi cose, su grandi investimenti pubblici. E invece la logica italiana e’ stata quella di dividere e assegnare una grande massa di capitale a 400 mila progetti e quindi a nessun progetto. Il potere di questi cialtroni – ha aggiunto – consiste nel non spendere, nel selezionare, ricattare, lesinare. Il loro bene e’ il loro potere, non il bene comune”.
Un’altra proposta per il Sud riguarda “la banca del mezzogiorno”, considerato che il meridione “e’ l’unica regione d’Europa che non ha banche proprie”. I politici del sud, in base alla teoria di Tremonti, “hanno interesse che le cose vadano male, altrimenti vanno a fare gli esodati. Piu’ il sud va male piu’ loro stanno bene”. Non si parla piu’ del fatto, ha evidenziato, che “tutto il capitale ovunque raccolto in Italia se investito al sud e’ detassato, eppure e’ una legge. Ma ora non ne parla nessuno, Monti si occupa di altri tipi di banche”. E poi la lista di Tremonti pensa anche alle “zone franche”.
In sostanza, l’ex ministro ritiene che domenica non sia la fine ma il principio di un cammino che deve continuare alle Comunali, alle Provinciali, alle Regionali, alle Europee, e alle prossime, molto prossime, elezioni politiche. Spiegando i motivi dell’intesa con la Lega, Tremonti ha detto che “non si fa un partito autonomo in pochi mesi e per questo abbiamo fatto un accordo tecnico con la Lega che si basa su tre punti”.
“La Lega – ha spiegato l’ex ministro dell’Economia – ha firmato il nostro programma, ci ospita nel suo simbolo, anche se l’ospitalita’ non e’ troppo generosa dal punto di vista grafico, e i candidati del centro e del sud sono del centro, del sud e delle isole. I candidati sono del territorio e pensano di fare il bene delle loro citta’ e dei loro paesi”. Da Tremonti e’ partita una stoccata a “molti partiti del centrodestra dei quali si vede ancora la luce ma si e’ spenta la stella”. “Invece, ha detto, la nostra stella e’ il nostro programma che illuminera’ il nostra lungo cammino” e il programma è un “buon programma”.