
AVEZZANO – Proteste, manifestazioni, iniziative a difesa ognuno del proprio tribunale. Alla fine il risultato è stato ottenuto. L’accorpamento delle strutture abruzzesi slitta di tre anni. Si allontana quindi la chiusura definitive, grazie all’emendamento presentato, ed approvato in commissione giustizia del Senato, dalle senatrici Stefania Pezzopane e Federica Chiavaroli, con il decisivo appoggio del sottosegretario di Stato Giovanni Legnini. Ora l’emendamento, dopo il pass della Ragioneria dello Stato per la copertura finanziaria, dovrà essere ratificato dai due rami del parlamento.
Il rinvio è accolto con entusiasmo dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, da sempre in prima linea con il comitato pro-referendum: “L’ok della commissione giustizia del Senato, con il parere favorevole della ragioneria dello Stato, che ora dovrà superare il vaglio del parlamento, rappresenta una salutare boccata d’ossigeno per il Tribunale di Avezzano e gli altri presidi abruzzesi”.
“La partita, però, resta aperta: per chiuderla nel modo giusto occorre usare bene questo tempo per rifare i conti su costi e risparmi reali che, dati alla mano, nel caso del Tribunale di Avezzano, il terzo d’Abruzzo, portano dritti verso la salvaguardia. Per ridurre ancor di più le spese il Comune, unico in Italia, ha chiesto allo Stato anche l’acquisto del Palazzo di Giustizia. Ringrazio i firmatari degli emendamenti approvati in commissione, Pezzopane, Chiavaroli, Blundo e Pelino e il sottosegretario di Stato Legnini. Questo è comunque un primo passo, contiamo in una revisione generale delle circoscrizioni giudiziarie che sicuramente potrà avere attuazione con la prossima legislatura”.