PESCARA – In Abruzzo si torna a parlare di trivelle. In particolare, il Movimento 5 Stelle avrebbe scoperto l’avvio dell’iter autorizzativo per la ricerca di idrocarburi davanti la costa di Pescara, su istanza di Enel Longanesi, per un’area di 739,5 kmq, quanto il Parco della Majella. E così di nuovo enti, associazioni e semplici cittadini, contrari alla deriva petrolifera, si dicono pronti ad adottare ogni mezzo pur di preservare il mare ed il territorio e tra le forze politiche, il Movimento 5 Stelle, in prima linea, chiama a raccolta tutti per una giornata di protesta domenica prossima in Piazza Sacro Cuore a Pescara.
Il movimento si fa portavoce dell’iniziativa dopo aver vinto, comunque, qualche piccola battaglia come l’approvazione all’unanimità in Consiglio Regionale di una risoluzione contraria al decreto, la disponibilità a ricorrere in Corte Costituzionale per la palese violazione dell’articolo 117 della norma contenuta nello “Sblocca Italia” che avoca allo Stato le decisioni su temi energetici e quella ad indire un referendum abrogativo
“Una risoluzione che i consiglieri regionali non hanno potuto non approvare – precisa Sara Marcozzi – visto che tutti, ma proprio tutti hanno puntato la loro campagna elettorale sulla tutela dell’ambiente, mentre per quanto riguarda il Pd sembra quasi affetto da una sindrome bipolare, a livello locale dicono no alle trivelle e poi in Parlamento votano la fiducia al decreto.”
A tal proposito nei social network impazzano le foto dei parlamentari che hanno votato la fiducia, tra questi Antonio Castricone che allontanando strumentalizzazioni spiega: “Negando la fiducia al decreto avremmo detto no a 250 milioni di euro per la ricostruzione a l’Aquila – spiega Castricone – la battaglia per la tutela ambientale va combattuta su altri piani, io stesso ho presentato un emendamento che purtroppo non ha avuto buon esito, ma di certo non ci arrendiamo.” “Tutte scuse – replica la Marcozzi – sarebbe bastato chiedere la scissione dal decreto “SbloccaItalia” di alcune voci come è stato fatto per la Banca d’Italia”.