PESCARA – Dopo tre giornate di digiuno (Lazio, Genoa ed Udinese), ci ha pensato il Pescara a far “tornare a tavola” l'Inter. I biancazzurri ci hanno provato, sicuramente più di Firenze. Stavolta però il risultato è ribaltato. E' finita 2-0 per i padroni di casa in una gara che in casa biancazzurra forse avevano dato già per persa. Al contrario, contro l'Inter vista ieri sera, qualche rimpianto sicuramente ci può stare, dato soprattutto il pessimo stato di forma degli uomini di Stramaccioni. La gara dei nerazzurri ha messo in evidenza qualche lacuna in fase di impostazione della manovra, dove il solo Guarin ha preso in mano il pallino del gioco. Bene il baby Benassi, alla prima in A. Positiva anche la prestazione di Silvestre, mentre Jonathan non riesce proprio a trovare la propria identità.
Per quanto riguarda la gara, nel Pescara confermata quasi in blocco la formazione che domenica ha espugnato il Franchi di Firenze, ad eccezione di Togni, squalificato, sostituito da Colucci. Stramaccioni deve far fronte alle assenze per squalifica di Ranocchia di Juan Jesus, per infortunio di Samuel, al quale si aggiunge quella di Gargano.
Buon avvio dei biancazzurri che con la vivacità di Bjarnason e Weiss costringono l’Inter ad arretrare. Al 5’, però, l’occasione è per i nerazzurri: ripartenza imbastita da Benassi, Guarin serve Palacio, il quale davanti a Perin calcia debolmente. Altra occasione per il vantaggio interista al 15’: Perin salva prodigiosamente su Cassano, ben servito da Chivu. Alla mezz'ora arriva il tanto atteso gol dell’Inter, soprattutto di un attaccante: Rodrigo Palacio batte l’estremo difensore biancazzurro con un preciso diagonale all’angolino, sfruttando il filtrante di Chivu ed il velo di Cassano. Rete numero sei in campionato per “ El Trenza”. Sul finire della prima frazione, Jonathan si rende protagonista dell’ennesimo clamoroso errore: il brasiliano, imbeccato da Cassano, prova a servire Palacio davanti la porta sguarnita, ma l’assist è incredibilmente alto.
La ripresa comincia tra le proteste: prima l’ Inter , per un dubbio fuorigioco di Palacio, poi il Pescara, a seguito di un presunto mani di Silvestre in area. Al 51’ nerazzurri vicini al raddoppio con Jonathan, ma la conclusione del carioca termina di poco a lato. Al minuto 53 è Guarin a siglare il 2-0 con il più facile dei tap-in, concretizzando l’assist di Palacio, bravo ad eludere l’intervento di Terlizzi con una finta prima di servire il compagno. L’ Inter spreca occasioni per chiudere definitivamente la gara: due volte Rocchi è fermato da Capuano, mentre Perin salva su Pereira. Finisce così, 2-0 per i nerazzurri.
Cristiano Bergodi, non ha nascosto la sua delusione a fine gara: “L'Inter ha fatto un'ottima gara, noi forse la più brutta partita da quando sono alla guida del Pescara. Andiamo avanti così, cerchiamo di migliorare in vista delle prossime partite”. Il tecnico ha spiegato qual è stato il possibile problema: “Ci sono alcuni ragazzi che in fase difensiva ed offensiva non riescono ad essere continui, per questo motivo soffriamo. Abbiamo perso meritatamente, speriamo di poterci riprendere domenica prossima contro il Torino. Troppi passaggi sbagliati, non siamo mai riusciti a ripartire. Molto spesso il loro difensore centrale andava troppo avanti con la palla senza essere disturbato. Avremmo dovuto essere più aggressivi non solo a centrocampo, ma in generale. Ci siamo mossi anche poco senza palla”.
Bergodi comunque resta ottimista: “Non dobbiamo però essere troppo negativi, sono convinto che lavorando bene durante la settimana possano fare bene sia individualmente sia come collettivo”. Infine un accenno al mercato: “Forse prenderemo D'Agostino, ma per il resto sono soddisfatto della rosa che ho a disposizione e penso che potremo lottare per il nostro obiettivo”.
Per Stramaccioni, invece, “è andata bene, perché la sensazione è che stiamo ritrovando la presenza in campo e l'equilibrio che ci aveva fatto fare bene. Il Pescara ha giocato una partita attenta e noi abbiamo fatto un passo avanti anche dal punto di vista del gioco. Dall'inizio dell'anno lavoriamo sui giovani che sono un patrimonio importante. Marco aveva le qualità per far bene con Javier e lui come i suoi compagni ha fatto bene, è un classe '94, è merito del suo lavoro sul campo ed è merito del settore giovanile”. Poi un accenno a Cassano: “Arrabbiato? Credo che sia normale perché stavamo costruendo tanto e lui voleva segnare. Questo ti dimostra che è attaccato alla maglia dell'Inter e ho creduto che questo fosse la partita giusta per far esordire Rocchi in casa e dargli minutaggio. Se c'è qualcosa da chiarire? Voleva stare più minuti in campo, io faccio l'allenatore e faccio le mie scelte”.
IL TABELLINO:
Inter (3-4-1-2): Handanovic, Chivu, Cambiasso, Silvestre, Pereira, Benassi, Guarin (77' Mudingayi), Zanetti, Jonathan, Cassano (68' Rocchi), Palacio (85' Milito). All. Stramaccioni.
Pescara (4-3-1-2): Perin, Modesto, Capuano, Terlizzi, Balzano, Bjarnason, Colucci, Nielsen (63' Cascione), Weiss (81' Caprari), Celik (76' Abbruscato), Jonathas. All. Bergodi.
Arbitro: Domenico Celi (Bari)
Marcatori: 30' Palacio, 53' Guarin
Ammoniti: 46' Palacio (I), 55' Benassi (I), 68' Celik (P)