PETTORANO SUL GIZIO – Resta ancora avvolto nel mistero il caso di Pettorano sul Gizio. Dall’autopsia potrebbero emergere particolari utili a risolvere il giallo della morte di Adem Berisha, trovato senza vita dai familiari, nella notte tra il 20 e 21 ottobre scorsi, nella sua abitazione di via Vittorio Monaco nel piccolo centro della Valle Peligna.
La salma è all’obitorio dell’ospedale di Sulmona. L’uomo, un muratore di 56 anni di origini kosovare da circa 30 anni viveva nel paese della provincia dell’Aquila dove era stimato da tutti. L’anatomopatologo ha già effettuato una ispezione cadaverica dalla quale è emerso che Berisha sarebbe morto per soffocamento.
La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta e l’abitazione dove è avvenuto il decesso, è sotto sequestro, insieme ad alcuni elementi trovati nella camera da letto, tra cui il cavetto per la ricarica del telefono che avrebbe provocato la morte per strangolamento.
Si indaga per omicidio ma non si esclude neppure che l’uomo possa essersi tolto la vita. Sia il figlio che la nuora di Berisha, che da circa due anni erano arrivati a Pettorano sul Gizio e vivevano con il 56enne e che la notte della tragedia erano in casa con lui insieme al loro figlioletto. Dopo aver ascoltato il figlio e la nuora per più di sette ore, nella giornata di ieri i carabinieri hanno convocato in caserma altre persone che risiedono nella zona dove è avvenuta la tragedia. Al momento non ci sono persone indagate.